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RootsHighway 2019 Revisited: i 30 dischi della redazione BooksHighway, i libri di RH La classifica dei lettori 

  

RootsHighway 2019 revisited

di Fabio Cerbone

Quelle "altre storie" che si accompagnano nel titolo di RootsHighway pensiamo che non siano messe lì a caso. Il rock nelle sue forme più tradizionali, ma anche in quelle che sanno proiettarlo nel presente, continua ad essere la nostra bussola musicale, ma è innegabile che sia cresciuto lo spazio per tutto ciò che vi ruota attorno. Sarà la cronica mancanza di rock'n'roll band (sempre più difficile tenerle insieme e gestirle, in un mercato dove i margini di sopravvivenza si restringono), sarà l'idea che il bacino dell'Americana sia diventato ormai un contenitore un po' vuoto e generico, ma il 2019 ci consegna i suoi frutti migliori in quei territori dove il linguaggio classico del rock si incontra - quando non cede proprio il passo - con una sorprendente rinascenza del folk (e della forza anche politica del suo gesto), del soul (anche qui carico di un messaggio di fratellanza e incontro), qualche volta addirittura con un rinnovato interesse per il grande antenato del blues.

E se soltanto un anno fa ci eravamo stretti intorno ad alcune certezze, notando una predilezione per nomi consolidati, spesso alle prese con la terza o quarta fase della loro carriera, ci sembra che il 2019 abbia rimesso in moto qualcosa nelle seconde linee, fra più e meno giovani eredi, artisti magari non più etichettabili come "promesse", certo, eppure senza dubbio rappresentanti di una nuova guardia. Il podio di RootsHighway in questo senso parla chiaro e si destreggia anche fuori dall'amata America, comunque accogliendo ibridi folk e soul con uno spiccato gusto psichedelico. Qualche autore sbocciato nella grande nidiata indie rock degli anni 90 si trasforma a sua volta in un classico (e qualcuno purtroppo lo fa lasciando un ultimo messaggio, prima di sparire dalla scena tragicamente), mentre nella top 20 fresche rivelazioni offrono un timido ricambio generazionale.

Potremmo sbagliarci, ma ci pare che il mix tra vecchio e nuovo sia bilanciato a dovere, garanzia di una ricerca continua da parte nostra e al tempo stesso di un affetto mai celato verso determinate formule sonore. Ci siamo ritrovati in più occasioni a riflettere sul ruolo che può avere una webzine come la nostra, per sua natura un po' "defilata" e in controtendenza rispetto all'estrema contaminazione di queste stagioni, ma crediamo di avere conservato (e consegnato a voi lettori) un'anima, una linea editoriale onesta e riconoscibile.

Più di 350 le recensioni e i vari dispacci musicali proposti da RootsHighway nel 2019: quindi ci è sembrato interessante aggiungere una lista di menzioni speciali (arrivando a 50 titoli complessivi), altri dischi che per ragioni soprattutto tecniche (siamo poco più di una quindicina di persone, non una legione...) non avrebbero trovato spazio nei 30 ufficiali. A voi la curiosità di scoprire tutto il resto.

 

 

50-31: menzioni d'onore [in ordine alfabetico]

Edward Abbiati, Beat the Night
The Allman Betts Band, Down to The River
Bonnie Bishop, The Walk
The Felice Brothers, Undress
Robert Forster, Inferno
GospelBeacH, Let It Burn
Aldous Harding, Designer
Joe Henry, The Gospel According to Water
Jeremy Ivey, The Dream and The Dreamer
Jade Jackson, Wilderness
Durand Jones & The Indications, American Love Call
Kacy & Clayton, Carrying On
John Kilzer, Scars
Magpie Salute, High Water II
Van Morrison, Three Chords and the Truth
Orville Peck, Pony
Francesco Piu, Crossing
Hugo Race Fatalists, Taken By The Dream
Bruce Springsteen, Western Stars
Tinariwen, Amadjar


  30 dischi per il 2019


* Solo dischi recensiti sul sito nel corso del 2019 entrano a far parte della lista
** Sono presi in considerazione dischi pubblicati da dicembre 2018 a dicembre 2019
*** Non sono considerati live, tributi, box e raccolte varie

Hanno contribuito: Fabio Cerbone; Nicola Gervasini; Gianfranco Callieri; Yuri Susanna; Marco Denti; Paolo Baiotti; Matteo Fratti; Marco Restelli; Pie Cantoni; Domenico Grio; Luca Volpe; Giovanni Andreolli; Donata Ricci; Sara Fabrizi; Silvio Vinci; Davide Albini; Stefano Hourria; Pasquale Boffoli; Gianuario Rivelli



Runners [30 - 21]



30. Jake Xerxes Fussell - Out of Sight  (Paradise of Bachelors)

american folksinger

"...Jake ha ancora ben poco da dimostrare in quanto a capacità di maneggiare e riarrangiare il genere. I suoi album non sono fiumi di musica, ma una selezione curata al dettaglio di brani che, sebbene presi da autori ed anni differenti, si amalgamano alla perfezione, con cura certosina e precisione d’ebanista..."



29. Mavis Staples - We Get By  (Anti-)
lady soul

"...possiede forse meno sorprese sonore e invenzioni rispetto alla collaborazione con Jeff Tweedy, ma nel disciplinato approccio di Harper e dei musicisti sembra tributare il giusto peso alla storia stessa di Mavis Staples, alla sua dimensione di testimone civile di quell’America che non si piega di fronte all’odio..."



28. Over the Rhine - Love & Revelation  (Great Speckled Dog)
folk pop

"...anche questo nuovo lavoro è caratterizzato da tale passione e ugualmente da forza espressiva, proprio come quelle trasmesse dalla suggestiva immagine dei due cavalli in copertina. La loro musica folk è basata su arrangiamenti sempre essenziali, ma ciò che fa veramente la differenza resta la sensuale interpretazione della Bergquist. Le melodie sono tutte accattivanti e pur volendo cercare qualche filler risulterà difficile trovarne..."



27. Chris Knight - Almost Daylight  (Drifters Church)
blue collar country rock

"...distinguere un suo album dal successivo è questione di dettagli, a volte invisibili, di singoli versi e di caratteri, quelli narrati nelle canzoni come se si trattasse di un autore di short stories. Eppure la musica non si muove di un centimetro, country rock grezzo ed elettrico, con quel piglio sudista delle chitarre e quella polvere che lo fa sembrare un texano dalla pellaccia dura..."



26. Tyler Childers - Country Squire  (Hickman Holler/RCA)
country, honky tonk

"...conferma la squadra vincente e sotto la direzione dell’amico Simpson raddoppia la posta in gioco: nove canzoni, tempi stringati come si conviene a una raccolta country d’altri tempi, ma soprattutto un suono che si è solo leggermente addomesticato, mollando per strada qualche accento folk e privilegiando l’anima elettrica..."



25. Tom Russell - October in the Railroad Earth (Frontera/ Proper)
border country rock

"...e chi avrà la pazienza di accogliere una volta ancora la sua stentorea voce in October in the Railroad Earth ne ritroverà il passo elettrico del roots rock e la sferzante energia di quel country rock impolverato dal border messicano, territori che Russell non affrontava con questa baldanza dai tempi di Borderland, The Rose of San Joaquin o dei suoi lavori di fine anni Ottanta..."



24. Native Harrow - Happier Now  (Loose music)
folk rock from the Laurel canyon

"...Happier Now, terzo lavoro realizzato sotto la sigla Native Harrow (che comprende il compagno e polistrumentista Stephen Harms, basso, organo e cori, come parte attiva del progetto) vive di quei profumi folk rock ammantati da docile psichedelia, di quella bellezza che soltanto certe voci femminili di una lontana stagione hanno saputo evocare fra sentimenti e confessioni personali...."



23. J.S. Ondara - Tales of America (Verve Forecast)
immigrant folk songs

"...un esordio che colpisce prima di tutto per ciò che gli sta intorno: il personaggio, il suo vissuto, la favola moderna di un giovane musicista che sogna, dai sobborbhi di Nairobi, di giungere nella terra di Bob Dylan, il freddo e inospitale Minnessota, perché un giorno non lontano è rimasto folgorato dall’ascolto di The Freewheelin’ Bob Dylan..."



22. Peter Perrett - Humanworld  (Domino)
punk rock outsider

"... Humanworld è l’album che ribadisce come il rocker inglese sia perfetttamente consapevole dei propri mezzi e di nuovo proiettato dentro questo mondo. Si tratta davvero di una riscoperta sorprendente per esuberanza, una possibilità che, ne siamo sicuri, non andrà sprecata, completando quella carriera che sembrava perduta per sempre nella discesa umana delle sue dipendenze, e infine riconquistata con canzoni degne del loro nome..."



21. Son Volt - Union  (Transmit Sound)
americana protest songs

"...Union elegge luoghi emblematici per trarne una sorta di spinta rigeneratrice per la band stessa, là dove Farrar e compagni tentano di immergersi nel grande fiume della tradizione alla ricerca di qualche risposta da contrapporre all’odio e alla confusione di questi giorni. ..."



Top 20 [20 - 11]



20. Leyla McCalla - The Capitalist Blues  (Jazz Village)
calypso blues

"...l’intreccio fra il gumbo tipico della regione, crogiolo naturale di jazz, zydeco, folk, blues, e l’utilizzo disinvolto dei linguaggi inglese, francese e creolo sono ancora una volta il tratto che distingue l’operazione di Leyla McCalla, in questa occasione più “politica” che mai ..."



19. Big Thief - U.F.O.F. + Two Hands  (4AD)
sensitive indie rock

"... fa piacere ritrovare nei Big Thief una realtà al momento talmente in stato di grazia da poter pensare due dischi così diversi in poco tempo, quasi a dire che per differenziarsi oggi non bisogna inventarsi uno stile (difficile riuscirci ormai), quanto saper maneggiare più registri contemporaneamente..."



18. North Misssissippi Allstars - Up and Rolling  (New West)
blues rock family

"...la chitarra slide poi, che appoggia su un basso pulsante, è quanto di meglio Luther ci possa offrire. Come inizio è un vero e proprio risveglio, come se i North Mississippi Allstars volessero dirci che, dopo alcuni dischi incerti, sono ancora lì e che il buon sangue (di papà Jim Dickinson) non mente..."



17. Daniel Norgren - Wooh Dang  (Superpuma)
folk from the northern county

"...Wooh Dang è un disco che sbuca dal nulla, con una copertina curiosa e un po’ naif, e dieci tracce che potrebbero appartenere ai paesaggi dell’Americana più rurale e immalinconita. Il sapore è quello di un folk dagli orizzonti desertici, tra ballate insaporite di country rock che si colorano di fiammate gospel..."



16. Michael Chapman - True North (Paradise of Bachelors)
brit folk

"...ciò che unisce e adatta ogni singolo episodio è proprio l’intensità scura e minimalista della musica, di pari passo con la voce grezza di Chapman, che non è certo un miracolo di equilibri, eppure restituisce tutta la profondità delle immagini evocate da queste ballad..."



15. The Hold Steady - Thrashing Through the Passion (French Kiss)
heartland rock

"...con il provvidenziale ritorno in formazione del pianista Franz Nicolay, i ragazzi newyorkesi di Brooklyn (ma adottati idealmente da Minneapolis) sono oggi uomini maturi che stemperano la riottosa voce degli esordi in favore di un rock’n’roll più denso di sfumature, dove il senso della canzone detta il passo..."



14. The Long Ryders - Psychedelic Country Soul  (Cherry Red)

roots rock pioneers

"...sono la conferma che hanno ancora benzina per viaggiare. Gli innamoramenti musicali sono sul tavolo come santini, il country rock di Gram Parsons incontra il beat sbarazzino della British Invasion, i Byrds aleggiano come fantasmi e il rock mette le ruote sulla strada, per macinare chilometri...."



13. Black Pumas - Black Pumas  (ATO)
new wave of soul music

"...lavorando ad una serie di spunti strumentali che mettessero insieme r&b urbano e psichedelico, soul d’annata e qualche accento rock dal taglio sixties, Quesada ha scovato l’inteprete perfetto, aggiungendovi una leggera verniciatura di ritmi moderni, senza per questo abbandonare il senso della lunga traversata della black music fino ad oggi..."



12. Jimmy "Duck" Holmes - Cypress Grove  (Easy Eye Sound)
bentonia blues messenger

"...Holmes ha oggi la grande occasione di lasciare la sua impronta e di arrivare presso un pubblico più ampio. Lo meriterebbe. Ne approfittiamo anche noi e consacriamo il suo Cypress Grove (gran titolo, canzone del mentore Skip James e pure omonimo splendido romanzo di James Sallis, cercatelo se vi riesce) tra i dischi blues più spiritati ascoltati di recente..."



11. Rhiannon Giddens - There Is No Other   (Nonesuch)
global folk

"...blbum folk asciutto e quasi austero nelle atmosfere - ma niente affatto accademico, semmai vissuto con intensità interpretativa a sfruttando al massimo ogni anfratto della scarna, evocativa strumentazione acustica - il disco in coppia con Francesco Turrisi è una dichiarazione di appartenenza al mondo, al concetto di meticciato delle culture e quindi dei suoni che hanno attraversato i mari e le terre..."



Top 10 [10 - 1]



10. Bonnie Prince Billy - I Made a Place  (Domino)
indie folk maestro

"...elegante e gioviale in un colpo solo, Bonnie Prince Billy indaga con liriche esistenzialiste la vita, toccando ancora una volta gli amati riferimenti alla natura, svelando spesso uno sguardo rivolto al passato ma senza mai peccare di nostalgia: I Made a Place è una delle migliori prove d’autore della sua scompaginata ispirazione..."



09. Our Native Daughters - Songs of Our Native Daughters (Smithsonian)
roots & folk trio

"...tredici ballate per lo più scritte di proprio pugno, ma che possiedono un cuore antico, ispirate da stralci di poesia, canti ancestrali, figure dimenticate del folklore, composte in gran parte basandosi sul ruolo fondamentale del banjo (tutte e quattro lo padroneggiano), come a riverdicarne le origini africane..."



08. The Delines - The Imperial  (Decor)
literate americana

"...The Delines continuano ad accarezzare l’altra faccia dell’american dream, mandando cartoline dalla desolazione umana del paese, e cercando al tempo stesso il calore e l’affetto dei sentimenti quotidiani, instillati da Vlautin nei versi che descrivono i suoi personaggi...."



07. The Dream Syndicate - These Times  (Anti-)
psychedelic rock ambassadors

"...These Times, uno di quei dischi dove sembra obbligatorio mettersi a cercare, dietro le rassicuranti esplosioni di magistero r’n’r delle varie Still Here Now e Recovery Mode, quel che brulica in sottofondo, tra tempi sospesi, trasparenze, luci opalescenti e docce di visioni cosmiche..."



06. Ian Noe - Between the Country  (National Treasury)
appalachian country troubadour

"...riverniciando composizioni del suo catalogo passato e aggiungendovi inediti, Ian Noe passa in rassegna short stories che parlano di depressione e treni, di rapine in banca, disoccupazione e alcolismo, ma anche di amore disperatamente inseguito, sullo sfondo di un Kentucky che è la metafora di tutta l’America degli sconfitti..."



05. Purple Mountains - Purple Mountains   (Drag City)
indie rock master

"...andiamo ben oltre una compassionevole riconciliazione, guadagnando tre quarti d’ora di musica e dieci canzoni che si impongono subito fra le migliori scritte in carriera da David Berman, flusso di ballate e parole che palpitano tra dichiarazioni di amori finiti, sconfitte della vita, perdite di fede, con una leggerezza e persino con punte di autentico spirito che mai ne affossano la colonna sonora..."



04. Josh Ritter - Fever Breaks  (Pytheas Recordings)
folk rock, americana songwriting

"...Fever Breaks è un album semplice e diretto nella sua struttura, con meno meraviglie sonore da offrire, ma una maturità invidiabile. Ritter si concede volentieri alle cure musicali di Isbell, alla visione più compatta e classicamente roots di quest’ultimo..."



Podio 2019



03. Michael Kiwanuka - Kiwanuka  (Polydor)
new psychedelic soul

"...Kiwanuka non rappresenta una semplice raccolta di canzoni, semmai un viaggio nell’esistenza del musicista, sostenuto da un concept di fondo che prevede interludi strumentali, entrate e uscite di tono e ambientazione, legando fra loro tutti i brani come si trattasse di un unico romanzo..."



02. Bill Callahan - Shepherd in a Sheepskin Vest  (Drag City)
singer-songwriter, folk

"...eppure qui accade un piccolo miracolo. Shepherd in a Sheepskin Vest infatti conserva tutta la tensione e l’oscuro fascino dei suoi predecessori, ed è significativo che pur essendo quasi un concept sull’amore coniugale e sulle gioie e preoccupazioni della paternità si concluda con The Beast, un testo in cui Bill si immagina navigatore in partenza per liberare in mare la bestia rinchiusa nel proprio animo..."



01. Steve Gunn - The Unseen in Between  (Matador)
folk rocker, psych folker

"...però una cosa è certa: da Steve Gunn meglio non aspettarsi l’ovvietà e la ripetizione. Ci ha già mostrato cosa sa fare, le sue doti immense di chitarrista (anche se fa di tutto per non farlo vedere, con il suo modo di suonare gentile e dimesso), di scrittore, ed ogni suo lavoro, nonostante si veda il fil rouge che lo attraversa, ha un elemento che lo contraddistingue e che lo rende unico..."



Riepilogo - Best albums 2019

Podio 2019
1. Steve Gunn - The Unseen In Between
2. Bill Callahan – Shepherd in a Sheepskin Vest
3. Michael Kiwanuka - Kiwanuka

Top 10
4. Josh Ritter - Fever Breaks
5. Purple Mountains - Purple Mountains
6. Ian Noe - Between the Country
7. The Dream Syndicate - These Times
8. The Delines - The Imperials
9. Our Native Daughters - Songs of our Native Daughters
10. Bonnie Prince Billy - I Made A Place

Top 20
11. Rhiannon Giddens - There Is No Other
12. Jimmy Duck Holmes – Cypress Grove
13. Black Pumas - Black Pumas
14. The Long Ryders - Psychedelic Country Soul
15. The Hold Steady – Thrashing Through the Passion
16. Michael Chapman - True North
17. Daniel Norgren - Wooh Dang
18. North Mississippi Allstars - Up and Rolling
19. Big Thief - Two Hands
20. Leyla McCalla – The Capitalist Blues

Runners
21. Son Volt – Union
22. Peter Perrett – Humanworld
23. J.S. Ondara - Tales of America
24. Native Harrow - Happier Now
25. Tom Russell – October in the Railroad Earth
26. Tyler Childers – Country Squire
27. Chris Knight - Almost Daylight
28. Over The Rhine - Love & Revelation
29. Mavis Staples - We Get By
30. Jake Xerxes Fussel - Out of Sight

 



Classifica Lettori
La classifica 2019 dei lettori di RootsHighway


Le numerose liste pervenute parlano di una partecipazione entusiasta, e dopo quasi vent'anni di storia di RootsHighway ci trasmettono anche un affetto che da parte vostra non è mai venuto meno. Questo è il primo dato che ci dà forza per continuare nell'impresa. L'altro è quella estrema frammentazione - centinaia gli artisti citati nelle vostre top ten - che sembra avere caratterizzato questo ultimo scorcio di decennio musicale, anche in un perimetro abbastanza circoscritto come può essere quello indagato dal nostro sito. Non c'è più una scena a farla da padrone, un baricentro stilistico, semmai l'estrema libertà, persino confusione, davanti all'abbondante offerta alimentata dalla rete. E' spiazzante forse, ma a maggior ragione sembra richiedere la presenza di blog, webzine, piccole comunità come la nostra che possano aiutare nella guida. Una cosa è certa, per i lettori di RH il peso della storia e l'importanza dei "maestri" non è in discussione: in fondo è giusto che sia così, se è vero che rispetto alla ricerca approfondita che deve sempre muovere una rivista, l'ascoltatore e appassionato non può fare a meno di guardare spesso a un punto di riferimento. Dunque il ritorno in una forma inedita, e certamente più ispirata della media degli ultimi anni, di Bruce Springsteen ha convinto tutti e sbaragliato senza problemi la concorrenza. A lui potremmo affiancare, in linee di carriera certo differenti, il Van Morrison sempre prolifico e che tuttavia non ti aspetti, così come, sempre dalla vostra top 10, il profondo e intimo dramma di Nick Cave, e infine il consolidato ritorno dei Dream Syndicate. Nuove proposte comunque le avete fatte vostre: la medaglia di bronzo del 2019 va infatti al talento di Micheal Kiwanuka, mentre Ian Noe si appunta quella della sorpresa in ambito americana/ country. Ben piazzati in ambito più indie/ alternativo emergono lo splendido commiato di David Bearman con il suo progetto Purple Mountains, lo stesso Steve Gunn (che ha tanto sorpreso la redazione di Rh, vincendo), i giovani Big Thief, mentre il cuore roots batte per vecchi beniamini come Son Volt, Chris Knght e Josh Ritter.

Grazie di avere ancora una volta speso una piccola parte del vostro tempo per partecipare a questa iniziativa, che per noi resta fondamentale nel tenere insieme il senso comunitario di RootsHighway.

 
Artista
Punteggio
TOP TEN
 Bruce Springsteen - Western Stars
338
 Van Morrison - Three Chords & The Truth
305.5
 Michael Kiwanuka - Kiwanuka
282
 Purple Mountains - Purple Mountains
223
 Nick Cave & The Bad Seeds - Ghosteen
221
 Ian Noe - Between The Country
208
 Son Volt - Union
197
 The Dream Syndicate - These Times
184
 Josh Ritter - Fever Breaks
163.5
 Steve Gunn - The Unseen In Between
139.5
 
RUNNERS 
11. The Delines - The Imperial
129.5
12. Chris Knight - Almost Daylight
127.5
13. Little Steven & The Disciples Of Soul - Summer Of Sorcery
120
14. Black Pumas – Black Pumas
116
15. Jimmy "Duck" Holmes - Cypress Groove
111
16. Big Thief - UFOF/Two Hands
102
17. The Long Ryders - Psychedelic Country Soul
100.5
18. Steve Earle - Guy
98
19. Bill Callahan - Shepherd In A Sheepskin Vest
95
20. Rhiannon Giddens - There Is No Other
92
 

Seguono:

Joe Henry - The Gospel According To Water;  North Mississippi Allstars - Up And Rolling;  Bonnie “Prince” Billy - I Made A Place;  Our Native Daughters - Songs Of Our Native Daughters;  The Felice Brothers - Undress;  Neil Young And Crazy Horse - Colorado;  Mavis Staples - We Get By;  Weyes Blood - Titanic Rising;  Francesco Piu - Crossing;  Ryan Bingham - American Love Song;  Cheap Wine - Faces;  Jake Xerxes Fussel - Out Of Sight;  Iggy Pop – Free;  Tedeschi Trucks Band - Signs;  Tinariwen - Amadjar;  Marc Cohn & Blind Boys Of Alabama - Work To Do;  Leonard Cohen - Thanks For The Dance;  Craig Finn - I Need A New War;  Magpie Salute- High Water II;  The Allman Betts Band - Down To The River;  Leyla Mccalla - Capitalist Blues...

 




BooksHighway
10 LIBRI per il 2019  (a cura di Marco Denti)

Pur mantenendo un solido attaccamento alle radici e all’identità dello spazio che con il tempo ci siamo ricavati, con le scelte di quest’anno abbiamo privilegiato anche soluzioni ricercate e coraggiose, che provano a scavare nella forma e negli stili, confrontandosi con strutture insolite, visionarie e spiazzanti. Non è stata una decisione consapevole: come gran parte di quello che succede su RootsHighway, prima di tutto privilegiamo la spontaneità, l’istinto e la curiosità. Forse siamo ancora influenzati da William Burroughs quando diceva: “Quello che mi ha sempre interessato è la libertà che c’è nelle dissonanze. Mi è sempre piaciuto che la pagina fosse un costringere liberamente ovvero un instradare le parole in una nuova partitura che è poi la pagina. Fondamentale è il tono, senza ombra di dubbio. La scrittura diventa così una partitura di parole, dove il respiro del corpo e quello della mente si muovono insieme, proprio come nella buona musica, senza niente di scontato”. Più probabilmente, i tempi che stiamo vivendo non hanno soltanto un disperato bisogno di storie per essere interpretati, ma anche di nuovi linguaggi, e di un certo grado di ironia e temerarietà. Per questo aggiungerei, fuori quota, la monumentale raccolta di Tutti i racconti di Kurt Vonnegut che, più di tutti, ha saputo leggere e tradurre le incognite dei folli comportamenti di quell’irrimediabile virus terrestre che è il genere umano.

Jesmyn Ward Canta spirito canta [NN editore]

Willy Vlautin The Free [Jimenez]

Don Winslow Il confine [Einaudi]

Rachel B. Glaser Piscio sull'acqua [Carbonio]

Leonard Cohen La fiamma [Bompiani]

Tom Drury Il movimento delle foglie [NN editore]

Jorie Graham fast [Garzanti]

John Smolens Margine di fuoco [Mattioli 1885]

Elaine Castillo L'America non è casa [Solferino]

Robbie Robertson Testimony [Jimenez]

 


2019, in loving memory

Neal Casal; David Bearman (Purple Mountains, Silver Jews); Dr. John; Ginger Baker (Cream); Art Neville (The Meters, Neville Brothers); Ric Ocasek (The Cars); Mark Hollis (Talk Talk); Shawn Smith (Brad); Daniel Johnston; Leon Redbone; Roky Erickson (13th Floor Elevators); Gary Duncan (Quicksilver Messenger Service); Paul Barrere (Little Feat); Roy Loney (Flaming Groovies); Scott Walker; Dick Dale; Andre Williams; Mike Wilhelm (The Charlatans); Larry Taylor (Canned Heat); Russell Smith (Amazing Rhythm Aces); Steve Cash (Ozark Mountain Daredevils); Hal Blaine (The Wrecking Crew); Robert Hunter; Dave Bartholomew; Reggie Young; Donnie Fritts; Jimmy Johnson; Pegi Young; Eddie Money; John Kilzer; Bob Frank
...