Everyday
I Write The Book
La
playlist dei lettori di BooksHighway

Negli sviluppi di BooksHighway, dalla
rubrica all'interno di RootsHighway al blog
fino agli speciali multimediali, abbiamo scoperto quanta attenzione
dedicate alle nostre proposte e così siamo stati in grado
di aggiornare una playlist delle segnalazioni più viste in
assoluto. Queste sono le vostre scelte tra più di 1500 recensioni,
tutto senza pubblicità, sponsor, pagamenti o iscrizione: solo
libri scelti e raccontati secondo il nostro particolare gusto
e le nostre passioni. Ne è uscita una classifica curiosa e
raffinata, con molte conferme e qualche sorpresa, che vi proponiamo
(20+5 titoli) come frutto della “common ground” che condividiamo
alla ricerca delle rock’n’roll stories che ci aiutano a districarci
in questo mondo e di questi tempi.
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01.
Charles Bukowski, Pulp
Il protagonista di Pulp,
Nick Belane, è un detective alle prese con un caso particolare.
Non si capisce cosa stia cercando, anche se lo fa con
una certa determinazione, quando prende la porta ed
esce nelle strade di Los Angeles: “Fuori, avanzai con
decisione tra la nebbia. Avevo gli occhi tristi e le
scarpe vecchie e nessuno mi voleva bene. Ma avevo da
fare”. Non c’è dubbio che lo sappia dove sta andando:
la sua missione è complicata e oscura e gli occupa tutte
le giornate, ma non deve scoprire né colpevoli né innocenti
e il più delle volte si lascia trasportare dalle onde
di una malinconica impotenza che gli fa dire [...]
bookshighway.blogspot.com/2012/02/charles-bukowski.html
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02.
Jessica Bruder, Nomadland
Pur contenendo i germogli di una
critica alla società americana così come è diventata,
con un divario economico e sociale che è ormai un abisso,
e una fonte continua di ingiustizie, Nomadland
è soprattutto la constatazione dell’esistenza di un’America
fuori dai radar. L’attitudine a levare le tende, a cercare
nel movimento e in un possibile altrove le soluzioni
ideali a una nuova esistenza è un riflesso condizionato
degli americani e Nomadland lo fotografa in un
momento di ripiegamenti drastici, seguiti alla crisi
del 2008. L’elemento sociologico è ricorrente perché
i protagonisti di Nomadland lottano in cerca di un’identità
e di una libertà rarefatte dall’aria del deserto [...]
bookshighway.blogspot.com/2020/11/jessica-bruder.html
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03.
Neal Cassady,
I vagabondi
Nella sua vita errante e apparentemente
inconcludente, Neal Cassady ha ribaltato il concetto
di eroe americano. Con lui, costantemente nascosto tra
le pieghe di romanzi, poesie e vite altrui (a partire
da Jack Kerouac), l’eroe non è chi persegue uno scopo,
quale che esso sia, fronteggiando tutte le difficoltà
a testa alta fino ad arrivare alla fine. E’ piuttosto
chi sceglie di vivere la vita, di seguirla negli anfratti
più strani, per scoprirla e per scoprirsi in luoghi
impensabili, come racconta uno dei passaggi migliori
dei vagabondi [...]
bookshighway.blogspot.com/2010/12/neal-cassady.html
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04.
Stuart Dybek, La
costa di Chicago
Per spiegare il senso per le minuzie
nel suo lavoro, una volta Edward Hopper ha citato queste
parole di Ralph Waldo Emerson: “In ogni opera di genio
riconosciamo i nostri pensieri rimossi, che ci ritornano
in mente con una certa straniata maestosità. I capolavori
dell’arte non potrebbero darci una lezione più emozionante.
Ci insegnano a dar retta alle nostre impressioni spontanee
con tranquilla fermezza, soprattutto quando dall’esterno
ci giunge il frastuono di tante voci diverse. Altrimenti
domani uno straniero ci dirà lui, con smaliziato buon
senso, quello che abbiamo sempre pensato e sentito,
e noi saremo costretti per nostra vergogna ad adottare
le opinioni di un altro” [...]
bookshighway.blogspot.com/2020/10/stuart-dybek.html
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05.
Kent Haruf, La strada
di casa
In Out There In The Middle,
una canzone di James McMurtry, songwriter dalla nobile
discendenza letteraria (il padre è proprio Larry McMurtry)
declamava i pregi e le qualità di vivere in un angolo
della provincia e nel ritornello, cantava che laggiù,
in mezzo al nulla, “nessuno ruba, nessuna imbroglia”.
Una percezione che aderisce millimetro per millimetro
lunga La strada di casa che porta a Holt, che
è Holt è protagonista assoluta con i suoi sguardi e
i suoi silenzi, proprio come se, nel placido tran tran
che la distingue, vivesse di vita propria. Non succede
mai nulla, ma quando capita è un casino ed è così con
Jack Burdette [...]
bookshighway.blogspot.com/2020/06/kent-haruf.html
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06.
Robert Ward, Io sono
Red Baker
Quando la Larmer Steel, alla fine
del 1983, chiude i battenti, gli operai tornano a bere
nei bar di Baltimora con la certezza che tutto un mondo
è finito. Il lavoro in acciaieria è duro, faticoso e
pericoloso e per arrivare alla fine della giornata Red
Baker, Dog Donahue e gli altri compagni di sventura
hanno sviluppato un rete di sicurezza tessuta di orgoglio
e amicizia. Anche quella viene travolta e con Io
sono Red Baker Robert Ward rispolvera i drammi umani
seguiti alle politiche economiche dei governi Reagan
e delle guerre commerciali con il Giappone. Questo è
solo il punto di partenza, il prologo della storia,
l’inizio di un tuffo nella vita a livello zero [...]
bookshighway.blogspot.com/2014/03/robert-ward.html
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07.
Don Winslow, Ultima
notte a Manhattan
Ultima notte a Manhattan
è una scatola a incastri, una scacchiera truccata, un
puzzle con un pezzo in meno, un mazzo di carte con troppi
re e regine, un labirinto senza via d’uscita, se non
sei Walter Whiters. Essendo un agente segreto, sa che
il doppio gioco è soltanto l’inizio: pensa di aver lasciato
la CIA in Europa lungo l’invisibile fronte della guerra
fredda, ma la Compagnia non l’ha mollato. Oltre Atlantico
la sua rete di agenti si è sfaldata “perché i suoi campioni
erano umani, con tutte le fragilità e i limiti umani,
e avevano fatto tutto ciò che era possibile entro quei
limiti e se questo significava essere sconfitti, quella
sconfitta possedeva una sua triste bellezza”. È per
quello che vuole tornare a New York, desiderio più che
legittimo [...]
bookshighway.blogspot.com/2021/03/don-winslow.html
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08.
James Still, Chinaberry
In cerca di lavoro un ragazzo di
tredici anni viaggia dall’Alabama, dove lascia una famiglia
con altri nove fratelli, verso il Texas. La tenera età
non deve stupire perché, come ammette lui stesso, “non
appena imparai a camminare, fui trattato come un adulto”.
Lo accompagnano Cadillac e Rance, i due “cretini” (che
spariscono presto, come è giusto che sia) ed Ernest
Roughton, a cui il padre ha affidato il compito di tutelare
il figlio. Ernest lo chiama Skybo, ma il suo nome è
relativo: è magro, sporco, stanco, affamato e si è ferito
a un piede. Arrivati a Waco, il ragazzo viene notato
da Anson Winters, tormentato discendente di una dinastia
di pionieri e allevatori, che li assume tutti e quattro
per raccogliere il cotone [...]
bookshighway.blogspot.com/2019/08/james-still.html
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09.
Colum McCann, Apeirogon
Come ricorda Colum McCann “Borges
scrisse che bastano due specchi l’uno di fronte all’altro
per formare un labirinto”, ed è proprio così che Apeirogon
nasce da una spirale sterminata di sofferenza, riuscendo
comunque, nonostante tutto, a risparmiare un alito di
speranza. Non è poco, e comincia dall’incontro tra Bassam
Aramin e Rami Elhanan, che hanno perso le rispettive
figlie, Abir (per un proiettile di gomma) e Smadar (in
un attentato suicida). Dovrebbe essere relativo che
Bassam sia palestinese e Rami, israeliano, perché l’atrocità
del dolore non conosce confini, ma se il confronto tra
i due padri esula dal contesto, nello stesso tempo è
la tragedia stessa di quel contesto [...]
bookshighway.blogspot.com/2021/08/colum-mccann.html
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10.
Sam Shepard, Spiare
la prima persona
Dentro, fuori. Prima, dopo. Inizio,
fine. Spiare la prima persona è un ultimo saluto,
un testamento, una breve pièce e tutto insieme per confezionare
un addio: due uomini si osservano, ma forse sono soltanto
due metà della stessa persona, perché “qualche volta
la gente appare così, dal nulla. Appaiono e scompaiono.
Molto in fretta. Come una foto emerge da un bagno chimico”.
Va messo in conto. Uno sta in una veranda accudito dalla
famiglia, adagiato su una sedia a dondolo o incastrato
in una sedia a rotelle. Sam Shepard non fa eccezioni,
neanche per se stesso: “Un anno più o meno giusto fa
poteva camminare a testa alta [...]
bookshighway.blogspot.com/2020/11/sam-shepard.html
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11.
Willy Vlautin, La
notte arriva sempre
“Dicono che l’unica possibilità
che hai di trovare un brav’uomo è di essere cresciuta
da un brav’uomo” si scopre in un dialogo di La notte
arriva sempre e la citazione tra le righe di Flannery
O’Connor svela molto, se non tutto, del romanzo di Willy
Vlautin, dove gli uomini bravi, o soltanto gentili,
latitano. Sono le donne a tirare avanti, spesso in condizioni
proibitive, come succede a Lynette e a sua madre, che
devono curarsi anche di Kenny, che è limitato, e ha
bisogno di costanti attenzioni. Vivono in una casa in
affitto, hanno occupazioni oneste, e sbarcare il lunario,
giorno per giorno, è l’unica aspirazione concreta [...]
bookshighway.blogspot.com/2021/05/willy-vlautin.html
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12.
Flannery O’Connor,
Un ragionevole uso dell’irragionevole
Qui dentro c’è il testamento spirituale,
la cassetta degli attrezzi, il canovaccio di Flannery
O’Connor. Un ragionevole uso dell’irragionevole condensa
in un solo corpo due due volumi, Nel territorio del
diavolo e Sola a presidiare la fortezza. Come è noto,
il primo è frutto dei “saggi sulla scrittura” ed è un’articolata
analisi che affronta le motivazioni, le ambizioni, i
sedimenti di una vocazione perché “l’artista usa la
propria ragione per trovarne una corrispondente in tutto
quel che vede. Per lui, essere ragionevole è trovare,
nell’oggetto, nella situazione, nella sequenza, lo spirito
che li rende tali [...]
bookshighway.blogspot.com/2020/12/flannery-oconnor.html
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13.
Philip Roth, Perché
scrivere?
Nell’enorme lascito di Philip Roth,
Perché scrivere? è una porzione non trascurabile
a partire dall’istanza che riassume e amplifica una
moltitudine di interrogativi e, di riflesso, altrettanti
tentativi di risposta. Se nella sezione centrale (già
nota come Chiacchiere di bottega) Philip Roth si confronta,
tra gli altri, con Primo Levi, Milan Kundera ed Edna
O’Brien e rilegge Saul Bellow e Bernard Malamud, altrove
si concede con generosità, svelando molto delle passioni,
delle trasformazioni e delle idiosincrasie degli alter
ego, dei personaggi e sue personali. Uno slalom piuttosto
articolato, per quanto non insolito, trattandosi di
Philip Roth: l’assunzione di responsabilità nasce dall’accettare
il quesito in sé, Perché scrivere?, a cui dedica
una ristretta selezione di convinzioni [...]
bookshighway.blogspot.com/2019/04/philip-roth.html
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14.
Lawrence Ferlinghetti, Poesie
“Non aspettate la rivoluzione o
succederà senza di voi” diceva Lawrence Ferlinghetti
ed è ancora il più titolato per ricordarlo, essendo
stato il cardine della City Lights, la casa editrice
che diventò il punto di riferimento per tutti gli autori
Beat Generation, da Allen Ginsberg in poi. L’attività
di editore non ha però frenato le sue ambizioni poetiche
e letterarie che lo hanno visto protagonista di un flusso
continuo di lavori. Lawrence Ferlinghetti ha infatti
sperimentato la scrittura nei campi più disparati: il
teatro e il romanzo sono stati approdi non casuali e
spesso significativi, ma la poesia è rimasta il punto
di partenza e di arrivo. Poesie è una selezione
antologica che funziona da introduzione alla poetica
di Lawrence Ferlinghetti [...]
bookshighway.blogspot.com/2019/03/non-aspettate-la-rivoluzione-o.html
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15.
Doug Dowd, Blues
americano
Il Blues americano di Doug
Dowd, professore universitario e attivista politico,
è “la formazione di uno scettico” che somma le vicende
personali e i passaggi storici degli Stati Uniti d’America,
dagli inizi del ventesimo secolo a oggi, per arrivare
a concludere, e forse bisogna ricordarlo più spesso,
che “la politica di cui abbiamo bisogno è quella che
persone normali possono contribuire a costruire”. Nato
nel 1919, Doug Dowd ha l’età perfetta per partecipare
alla seconda guerra mondiale, e si arruola in un corso
di addestramento per piloti. Da lì, l’aneddotica si
fa fitta e variopinta: nel Pacifico è aggregato a una
unità d’assalto con Norman Mailer, e assiste sgomento
ai bombardamenti atomici [...]
bookshighway.blogspot.com/2021/01/doug-dowd.html
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16.
Liz Moore, I cieli
di Philadelphia
Kacey e Michaela Fitzpatrick vivono
a Philadelphia, o meglio nel quartiere di Kensington
Avenue, un buco nero, dove tutto è concentrato sull’uso
e l’abuso degli stupefacenti, con l’eroina in cima alla
lista della spesa. Crescono senza genitori (la madre
morta per la droga, il padre scomparso), nella casa
fredda e inospitale della nonna, e devono inventarsi
una complessa serie di rituali per sopravvivere, e una
mutua protezione, anche se poi la separazione diventa
inevitabile. È una frattura che determina tutto quello
che succede sotto I cieli di Philadelphia ed
è giusto che a a spiegarlo sia Mickey alias Michaela
in prima persona: “In quel momento mi resi conto che
eravamo a un bivio [...]
bookshighway.blogspot.com/2020/10/liz-moore.html
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17.
Lydia Davis, Inventario
dei desideri
I racconti di Lydia Davis vanno
letti (almeno) due volte, forse tre. Quelli più brevi,
in particolare, sembrano bozzetti che rivelano, come
scrive in Il viaggio del signor Burdoff in Germania,
“una fresca innocenza mentre espongono la loro debolezza”
e sono immediatamente riconducibili al frammento di
un’opera più che a un’opera vera e propria. Preso atto
che “sono solo le parole in quanto tali a intendere
quello che dicono”, dalla seconda lettura in poi cominciano
a mostrare una filigrana raffinata dentro l’ossessione
per il ritmo di Lydia Davis. I nomi, i caratteri, le
descrizioni degli ambienti sono relativi, ma la trama
viene in superficie e dopo un po’, i protagonisti prendono
forma [...]
bookshighway.blogspot.com/2017/05/lydia-davis.html
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18.
Holly George-Warren, Alex
Chilton, un uomo chiamato distruzione
Ci vogliono sempre troppe parole
per raccontare un outsider e Holly George-Warren le
ha usate tutte per dispiegare la parabola impazzita
di Alex Chilton. Giovanissimo, prima ancora che riesca
a rendersene conto, viene trascinato nel gorgo dell’industria
discografica che allora si reggeva (e si è retta a lungo)
sulla connivenza tra studi di registrazione ed etichette.
È proprio lungo quel sottile crinale che Alex Chilton
si è mosso, non sempre a suo agio, come ammette con
un certo candore: “Credo che la mia vita sia stata solo
una serie di coincidenze nell’industria discografica.
La prima cosa che ho fatto è stato il disco più grande
che avrei fatto”. A partire dai Box Tops, soprattutto
con The Letter, uno dei grandi hit del 1967, poi con
i Big Star e infine con una lunga e tortuosa carriera
solista [...]
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19.
Barry Gifford, Notti
del sud
Nelle Notti del Sud c’è sempre
un jukebox o una radio che trasmette Hank Williams,
Lightnin’ Hopkins, Clyde McPhatter, Sam Cooke, Percy
Sledge, Bobby Womack, i Valentinos, Guitar Slim, Stevie
Ray Vaughan, Sonny Boy Williamson, Jerry Lee Lewis,
Patsy Cline, Rolling Stones, Aretha Franklin, Muddy
Waters e Aaron Neville. Nei momenti più taglienti spuntano
anche Thelonious Monk con Johnny Griffin, nonché Ornette
Coleman. Del resto, il titolo in origine coincide con
quello di una canzone di Allen Toussaint, che è uno
dei principi di New Orleans, la città dove si concentrano
le storie di questa trilogia che comprende tre romanzi:
Gente di notte, Alzati e cammina e Baby Cat-Face, usciti
rispettivamente nel 1992, 1994 e 1995. L’assemblaggio
in un corpo solo rende merito a quella che si presenta
come un’opera sorprendente e travolgente [...]
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20.
Tennessee Williams, I
blues
Una ragazza incinta chiusa in una
stanza. Una donna che vagheggia un amante e una gravidanza
isterica. Una cena a base di radicchio cotto poco e
male. Una bambina che cammina lungo la ferrovia ricordando
il fantasma della sorella. Sono le donne a interpretare
I blues che sgorgano da “una specie di precoce, tragico
abbandono”, sintomi di un malessere, la solitudine,
che avvolge le loro notti americane. Le indicazioni
di Tennessee Williams sono essenziali, precise, nel
definire gli scenari dell’azione, eppure vanno ben oltre
il registro teatrale. Introducendo La camera buia inquadra
così la cornice in cui si svolge il dialogo tra la signorina
Morgan e la signora Pocciotti [...]
bookshighway.blogspot.com/2019/02/tennessee-williams.html
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Every Day I Write the Book", una colonna sonora per la
lettura
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