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Nomi da non dimenticare e qualche escluso eccellente:
cosa si è mosso quest'anno nel sottobosco Americana seguito nella rubrica Outsiders e nel variegato mondo "indie", curato dalla rubrica Outtakes

 # Outsiders: Americana, Alt-Country & Songwriters

1
Joe Purdy
4th of July
(Mud Town Crier)
"...Con 4th of July ha realizzato il suo personale "I See A Darkness" in solitario registrando separatamente e suonando tutti gli strumenti coinvolti, dalla batteria (appresa guardando un video di Levon Helm su You Tube)..."
   
2
Matt Harlan
Tips and Compliments
(Berkalin)
"...Matt Harlan è uno dei regali più belli che certo country rock d'autore potesse fare di questi tempi: possiede la liricità, il gesto profondo, l'intensità descrittiva che soltanto gli storyteller di razza hanno avuto in passato... "
   
3
Dan Baker
Sad Song Junkie
(Trespass)
"... songwriter con una vena acustica essenziale che in qualche modo sintetizza il meglio delle diverse tradizioni, fra la polvere di un catautorato country che ha scritto le sue migliori pagine ai bordi delle strade di Nashville e le suggestioni più naif di un vagabondo della East Coast..."
   
4
Justin Townes Earle
Harlem River Blues
(Bloodshot)
"...Tutti i brani di questo Harlem River Blues hanno come tema conduttore la vita in una metropoli come New York e le difficoltà che un ragazzo di provincia si trova ad affrontare..."
   
5
Elliot Randall
Caffeine & Gasoline
(Elliot Randall)
"...Randall è un ventenne con un'anima antica, non scrive capolavori ma ha il dono raro di trovare melodie che bilanciano perfettamente cantautorato initimista e tradizionalismo rock americano..."
   
6
Marty Stuart
Ghost Train
(Sugar Hill)
"...'ennesima riappropriazione di un immaginario in estinzione, aggrappato alla "golden age" della country music senza per questo suonare anacronistico, semmai tuttora brillante nel mediare fra passato e presente..."
   
7
Patty Griffin
Downtown Church
(Credential)
"...ha sempre dimostrato di non dare mai nulla di scontato nella sua musica, per cui, pur maneggiando un genere che ha delle regole ferree da seguire, il risultato è tutt'altro che lo scolastico e calligrafico compitino ... "
   
8
Pokey Lafarge & South City 3
Riverboat Soul
(Free Dirt Records)
"...River Boat Soul è una delle feste d'aia più riuscite dai tempi dell'esordio degli Old Crow Medicine Show, capostipiti del genere e guarda caso coinvolti di striscio anche in questo album... "
   
9
Will Kimbrough
Wings
(Daphne music)
"...Wings conferma infatti la regola di un songwriting superbamente intarsiato tra melodia pop, chitarre folk e spazzi di passione soul, le tre coordinate che muovono dagli inizi la voce e la penna di Will Kimbrough..."
   
10
Whispering Pines
Family Tree
(Whispering Pines)
"...Family Tree è davvero un albero genealogico che mastica tutto quanto di meglio sia stato prodotto dal rock americano dei seventies, quello tradizionale e sudista ovviamente, ma anche sfuiorato dalla West Coast..."


# Outtakes:
Indie rock, pop & new folksingers

1
Grinderman
Grinderman 2
(Mute)
"...Per il secondo capitolo della saga dell'arrotino il capocomico fa indossare ai suoi guitti maschere più cattive, e sposta il gioco un po' più in là, ai confini del disturbo... "
   
2
Villagers
Becoming a Jackal
(Domino)
"... Conor O'Brien è il nome del nuovo genietto da segnarsi come talento da seguire, un artista dotato del necessario talento nell'unire in uno stesso album citazioni di ogni tipo, che dall'Inghilterra arrivano in America... "
   
3
Richard Julian
Girls Need Attention
(Compass)
"...I motivi per cui Girls Need Attention suscita sorpresa si trovano tutti nello sviluppo di sonorità curiose e colorite, a volte ripescate da un'epoca in cui a New York le strade erano ancora fatte di pietra, a volte tese a realtà urbane molto più contemporanee..."
   
4
The New Pornographers
Together
(Matador)
"...i New Pornographers sono ancora l'anello di congiunzione fra la nobile scuola pop di quel tempo, fra la solarità californiana, una punta di "eccesso" glam alla David Bowie, persino il cosiddetto AOR americano e il più attuale universo dell'indie rock..."
   
5
Gin Club
Deathwish
(+1 records)
"... Deathwish, nonostante la copertina minacciosa e il titolo sibillino, è un'esplosione di colori che mette insieme la migliore scuola scuola power pop, hard rock, radici country, ballate folk e psichedelia sixties attraverso una scaletta essenziale..."
   
6
Damien Jurado
Saint Bartlett
(Secretly Canadian)
"...Damien Jurado è uno dei songwriter più dotati della sua generazione. Capace di immedesimarsi con sensibilità quasi carveriana nelle vite degli altri, di ricrearne i chiaroscuri sulla tela delle sue canzoni... "
   
7
Nicolai Dunger
Play
(Fargo)
"...sembra essere tornato coi piedi a terra, voglioso di esercitare nuovamente la voce - e che voce: uno strumento lanciato nello spazio, come nella migliore tradizione dei cantautori "astrali" - all'interno delle strutture tradizionali di vere e proprie canzoni..."
   
8
Avi Buffalo
Avi Buffalo
(Sub Pop)
"...L'apparente innocenza adolescenziale delle canzoni, venata di malinconia, nasconde tratti meno leggeri e scontati, un gusto per gli arrangiamenti attento e raffinato, una ricerca nei suoni e nell'uso della chitarra..."
   
9
Josephine Foster
Graphic as a Star
(Fire records)
"... è indubbio che Graphic as a Star non sia un disco per tutti, ma il percorso artistico della Foster - qui alla sesta fatica discografica - ha già indicato chiaramente come questo non costitusica un cruccio per l'autrice..."
   
10
Hurray For the Riff Raff
Young Blood Blues
(Hurray For The Riff Raff)
"...Il primo strumento a fare colpo sull'ascoltatore è la voce di Alynda Lee, richiama alla memoria un po' Cat Power ma soprattutto un'ugola stagionata debitamente e con successo nei fumi dei locali del Vieux Carré..."

 



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