inserito 05/02/2010

Whispering Pines
Family Tree
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Whispering Pines  
2010]



Dovessi soltanto elencare i nomi che sono stati tirati in ballo per descrivere il debut album dei californiani Whispering Pines avrei probabilmente già esaurito lo spazio a disposizione di questa recensione: è il potere del rock che guarda dietro di sé, al passato insomma, diciamolo pure senza troppa vergogna, a patto che ci siano però solide canzoni a fare da fondamenta. Nel caso dei Whispering Pines (se vi siete già chiesti l'origine del nome…ebbene si, si tratta proprio della omonima canzone della Band) possiamo dormire sonni tranquilli: Family Tree è davvero un albero genealogico che mastica tutto quanto di meglio sia stato prodotto dal rock americano dei seventies, quello tradizionale e sudista ovviamente, ma anche sfuiorato dalla West Coast (vengono da L.A., come potrebbe essere altrimeti), dal country fuorilegge, persino una certa ballata con venature soul e pop. Dunque se amate i ricordi e siete nostalgici per natura, Family Tree sarà il disco ideale per la prossima primavera: ha quel mood un po' rilassato che si muove fra JJ Cale e lo swamp di Tony Joe White, le chitarre del rock confederato e l'aspetto di gente che non sembra essere mai uscita viva da quel decennio (camice a quadri di rigore, capelli e barba lunga con due chitarre e tre voci soliste, un vero collettivo).

Naturalmente l'entusiasmo è frenato in parte dal fatto che i Whispering Pines, pur con tutta la buona volontà, non abbiano ancora scritto canzoni memorabili (si veda alla voce Black Crowes, giusto per restare nello stesso territorio ma con ben altra classe) e il loro gesto sembra un po' troppo derivativo, a tratti una bella imitazione. Preso atto di questo difetto, comune ad altre giovani band americane, stilisticamente è difficile sententenziare contro la slide guitar e l'aria southern oziosa che attraversa la title track oppure Stars Above (grande assolo che mette insieme Neil Young e l'Allman Brothers Band). Dave Baine, Joe Bourdet e Dave Burden sono i timonieri dei Whispering Pines, arricchiti dalla sezione ritmica composta da Brian Filosa e Joe Zabielski, quintetto che sa dosare i diversi stili retrò, passando dalle più agitate Brand New Beat e Grapevine Blues al laid back di alcune ballate (This Town, Mirror Woman Mirror Man, con un bel organo hammond che scorazza per tutto il brano) fino al canonino blues sudista di Crazy Mama.

Registrato negli studi californiani con il tecnico del suono Jason Soda (ha prodotto Everest, altro gruppo della rinascita West Coast, Watson Twins, Slydel), Family Tree conferma la buona vena del giovane rock californiano e un ritorno di fiamma (si vedano anche i conterranei Old Californio, seppure dotati di maggiore inventiva) per una stagione lontana eppure mai sepolta, quando una rock song faceva sognare e apriva spazi infiniti on the road.
(Davide Albini)

www.inthewhisperingpines.com
www.myspace.com/whisperingpinesmusic


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