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2009:
I 50 dischi di RootsHighway | ||
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| 40 Buddy & Julie Miller Written in Chalk (New West) | ||
"...Avremmo forse dovuto rilevare che Written in Chalk non è un apice, ma un approdo, l'album che cementa un percorso che forse aveva già trovato nello splendido Universal United House of Prayer del solo Buddy la sua piena apoteosi" |
| 39 Joshua Radin Simple Times (Mom & Pop) | ||
"...L'importanza risiede nella semplice constatazione che le canzoni sono solide e ben strutturate, figlie di un istinto melodico abbastanza inusuale ai nostri giorni, mica tanto semplici da questo punto di vista" |
| 38 Abi Tapia The Beauty in the Ruin (MoonHouse Records) | ||
"...una manciata di canzoni che lasciano trasparire un songwriting maturo e una produzione di valore che conta su pochi mezzi ma buoni, come a ribadire che la sostanza non ha bisogno di suppellettili, spesso un limite alla naturale e nobile predisposizione" |
| 37 Grizzly Bear Veckatimest (Warp) | ||
"...Ci vuole impegno ad affrontare con serietà quest'album, anche per chi già frequenta i labirinti neofreak del pop psichedelico contemporaneo: c'è nelle invenzioni di questi ragazzi qualcosa che lascia imbambolati" |
| 36 Jay Farrar & Benjamin Gibbard One Fast Move or I'm Gone (F-Stop/Atlantic) | ||
"...L'incontro funziona, i due musicisti sono ispirati e dalla povertà di mezzi espressivi (le loro chitarre, un piano, qualche intervento ritmico) spremono melodie avvolgenti, il mood che ci trasporta con lo spirito nella solitudine dei boschi della California a purgarci l'anima" |
| 35 Derek Trucks Band Already Free (Victor/ Sony) | ||
"...l'organicità di Already Free, che i critici col naso arricciato hanno già tradotto come "prevedibilità", rappresenta certamente ciò che di meglio il biondocrinito Trucks ha sino ad oggi saputo assemblare in un singolo disco" |
| 34 Brandi Carlile Give Up the Ghost (Columbia/ Sony) | ||
"...Troppo poco per la gloria, abbastanza per continuare a nutrire interesse e stima per lei, con il forte sospetto che per il prossimo album dovrà cavarsela da sola senza tanti aiuti così illustri" |
| 33 Chuck Prophet Let the Freedom Ring! (Cooking Vinyl) | ||
"...E' tornato a casa dunque l'ex Green On Red, dopo un lungo viaggio in una sperimentazione e modernizzazione della sua musica che ha prodotto dischi difficili e controversi. E lo ha fatto nel migliore dei modi" |
| 32 Austin Lucas Somebody Loves You (Suburban Home records) | ||
"...La sorpresa è che si tratta di composizoni tutte originali, seppure suonino come fossero sbucate da un vecchio vinile a 78 giri, da una raccolta di anticaglie dell'american music scoperta per caso da un rigattiere" |
| 31 The Low Anthem Oh My God Charlie Darwin (Bella Union) | ||
"...un'anima folk/Americana e una testa indie-rock la formula del gruppo non si distanzia da quelle ricerca d'atmosfera che spesso condiziona proposte simili, dando risalto all'ambiente e meno alla sostanza delle canzoni" |
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