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2009:
I 50 dischi di RootsHighway | ||
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"...giusto quindi prendersi una pausa di riflessione, se poi i risultati sono quelli presentati in Mission Bell, che lasciamo a voi il compito di decidere se sia il suo album migliore, ma con certezza vi diciamo che comunque se la gioca per il titolo" |
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"...Keeper è un altro inattaccabile capitolo, non solo per una serie di collaborazioni stimolanti, ma anche per una scelta oculata nell'intensità, nelle vibrazioni dei singoli episodi, alternando ballate romantiche, pezzi di tradizione e improvvise smanie rock" |
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"...I Am Very Far nasce dunque come prodotto di un lungo percorso creativo in studio di registrazione, ma senza l'assillo delle vendite che regnava negli eighties, senza l'idea che la musica debba essere adattabile ad un immagine" |
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"...è un piccolo sunto del roots rock di Los Angeles, così come Eleven Eleven è un concentrato delle conquiste passate e presenti di Alvin, con quella convinzione e quella qualità di repertorio che lo eleva rispetto alle più recenti uscite" |
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"...con immensa gioia e la grande sorpresa tipica di chi proprio non ci sperava più, che nel lettore ci troviamo il disco dei Cowboy Junkies più riuscito dai tempi in cui erano ancora in grado di scrivere brani come Common Disaster" |
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"...Qui risuona un raccolto di walzer country, danze hillbilly e ballate folk che mettono insieme passato e presente, sconfinando a volte in un roots rock più vibrante, che torna persino ad evocare la prima stagione degli Uncle Tupelo " |
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"...Willie Dixon God Damn! formula il proprio omaggio all'arte che rischia, e di riflesso agli artisti capaci di rischiare qualsiasi cosa, attraverso un'atmosfera confessionale mai debordante nel narcisismo o nel compiacimento del reduce." |
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"...nell'insieme House on Fire è una bella prova di songwriting, ma anche qualcosa di più. Soffermandosi a studiare i particolari si colgono le sfaccettature del lavoro compiuto da Wright sui suoni, la varietà delle soluzioni. Non c'è una canzone uguale all'altra" |
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"...questa passione e onestà sono messe in luce con una voce intensa e fragile che dimostra tutta la sua vulnerabilità, evocando sia un senso di freddo, pioggia e inverno, sia un senso d'intimità capace di farti innamorare all'istante" |
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"...una sensibilità di folksinger che sui ricami dell'acustica sembra percorerre in lungo e in largo l'intero arco dei seventies, fra tradizione e west coast, folk rock e suono outlaw. " |
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