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The Commoners
Live in the UK
[Gipsy Soul 2025]

Sulla rete: thecommoners.ca

File Under: southern rock from Toronto


di Paolo Baiotti (07/06/2025)

Dopo il terzo album in studio Restless, i canadesi The Commoners affrontano la prova del disco dal vivo, registrato nel Regno Unito che la band considera come una seconda casa, nel corso del tour con gli Sheepdogs. Mixato a Toronto dal chitarrista Ross Hayes Citrullo, Live in the Uk privilegia Restless, dal quale vengono riprese sette tracce, mentre le altre due provengono da Find A Better Way del 2022. Il legame con l’Europa è confermato dal recente tour primaverile che li ha portati in Germania (come supporto dei DeWolff), Francia, Olanda e Gran Bretagna, con altre date fissate per dei festival in Svezia e ancora Gran Bretagna.

Guidati dal cantante e chitarrista Chris Medhurst, dotato di una voce potente e graffiante, e da Citrullo, con una solida sezione ritmica formata da Ben Spiller al basso e Adam Cannon alla batteria e con le tastiere affidate a Miles Evans-Branagh, The Commoners si richiamano alla tradizione del rock sudista di band storiche (Allman Brothers Band) e più recenti (Black Crowes, Blackberry Smoke), con influenze rock di matrice british (Faces, Rolling Stones). Pieni di calore e di energia, compensano con queste doti e indubbie capacità strumentali una carenza di originalità che dal vivo è meno evidente, poichè i brani sono reinventati e jammati con introduzioni e code strumentali di qualità.

La ruvida energia di Shake You Off apre il disco, ricalcando il suono e la voce dei Black Crowes, seguita dalla dura The Way I Am scelta come singolo, allungata nell’intro poderosa e trascinante della chitarra solista, dal rock cadenzato di Who Are You in cui hanno spazio le tastiere di Evans-Branagh e da Gone Without Warning, caratterizzata da un altro riff robusto (ricorda gli Ac/Dc), cambi di ritmo, inserimenti della slide e un assolo di elettrica decisamente heavy. Dopo 20’ senza pausa è opportuno un rallentamento fornito da Restless, classica ballata posta nel centro del disco in cui si distinguono la slide espressiva e un’interpretazione emozionale di Medhurst. La seconda ballata See You Again ha un’intro acustica che richiama She Talks To Angels dei corvi neri, ma si sviluppa elettrica con una certa eleganza. Si riparte a tutta velocità con la chitarristica Devil Teasin’ Me, southern rock incalzante jammato nella lunga intro, seguito dal mid-tempo Fill My Cup più melodico nella parte cantata, in crescendo dopo una pausa nell’esaltante finale che si unisce a Find A Better Way, rock-blues ruvido in cui l’organo Hammond e la chitarra solista sono protagoniste del break strumentale.

La canadese Gypsy Soul si conferma etichetta da seguire, proponendo artisti come i Bywater Call, il giovane bluesman Marcus Trummer e questi The Commoners.



 

 

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