Dopo il terzo
album in studio Restless,
i canadesi The Commoners affrontano la prova del disco
dal vivo, registrato nel Regno Unito che la band considera
come una seconda casa, nel corso del tour con gli Sheepdogs.
Mixato a Toronto dal chitarrista Ross Hayes Citrullo, Live
in the Uk privilegia Restless, dal quale vengono
riprese sette tracce, mentre le altre due provengono da Find
A Better Way del 2022. Il legame con l’Europa è confermato
dal recente tour primaverile che li ha portati in Germania
(come supporto dei DeWolff), Francia, Olanda e Gran Bretagna,
con altre date fissate per dei festival in Svezia e ancora
Gran Bretagna.
Guidati dal cantante e chitarrista Chris Medhurst, dotato
di una voce potente e graffiante, e da Citrullo, con una solida
sezione ritmica formata da Ben Spiller al basso e Adam Cannon
alla batteria e con le tastiere affidate a Miles Evans-Branagh,
The Commoners si richiamano alla tradizione del rock sudista
di band storiche (Allman Brothers Band) e più recenti (Black
Crowes, Blackberry Smoke), con influenze rock di matrice british
(Faces, Rolling Stones). Pieni di calore e di energia, compensano
con queste doti e indubbie capacità strumentali una carenza
di originalità che dal vivo è meno evidente, poichè i brani
sono reinventati e jammati con introduzioni e code strumentali
di qualità.
La ruvida energia di Shake You Off
apre il disco, ricalcando il suono e la voce dei Black Crowes,
seguita dalla dura The Way I Am scelta come singolo,
allungata nell’intro poderosa e trascinante della chitarra
solista, dal rock cadenzato di Who Are You in cui hanno
spazio le tastiere di Evans-Branagh e da Gone Without Warning,
caratterizzata da un altro riff robusto (ricorda gli Ac/Dc),
cambi di ritmo, inserimenti della slide e un assolo di elettrica
decisamente heavy. Dopo 20’ senza pausa è opportuno un rallentamento
fornito da Restless, classica ballata posta nel centro
del disco in cui si distinguono la slide espressiva e un’interpretazione
emozionale di Medhurst. La seconda ballata See You Again
ha un’intro acustica che richiama She Talks To Angels
dei corvi neri, ma si sviluppa elettrica con una certa eleganza.
Si riparte a tutta velocità con la chitarristica Devil
Teasin’ Me, southern rock incalzante jammato nella
lunga intro, seguito dal mid-tempo Fill My Cup più
melodico nella parte cantata, in crescendo dopo una pausa
nell’esaltante finale che si unisce a Find
A Better Way, rock-blues ruvido in cui l’organo
Hammond e la chitarra solista sono protagoniste del break
strumentale.
La canadese Gypsy Soul si conferma etichetta da seguire, proponendo
artisti come i Bywater Call, il giovane bluesman Marcus Trummer
e questi The Commoners.