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Shortcuts   dischi in breve
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 Shortcuts #1: Torgeir Waldemar; Brock Davis; Steve Yanek

 

 

|| Lankum ||
Live in Dublin
[Rough Trade 2024]

Sulla rete: lankumdublin.com

File Under: new wave of irish folk

I Lankum ne fanno parte per biografia personale, approccio e visione, anche se le loro gambe poggiano sulle spalle dei giganti del passato, su quel patrimonio di ballate e ancestrali folk song che il loro repertorio evoca di continuo. Qui però non c’è traccia di agiografia, né tanto meno di puro gesto conservatore, tutt’altro, perché attraverso quattro album di studio (gli esordi come The Lynched, quindi il cambio di nome e la firma per la Rough Trade, con il definitivo decollo artistico) la band irlandese ha forzato i limiti, ha sfondato barriere invalicabili, mettendo in comunicazione antico e moderno attraverso canzoni dal tono marziale, dense e scure, lì dove l’irish tradition viene decostruita in movimenti circolari di drone music e psichedelia, di irruenza rock mascherata e pura avanguardia sonora. Stampa e pubblico hanno capito e apprezzato, nonostante le “difficoltà” di una proposta così estrema e destabilizzante, e sono arrivati i riconoscimenti, i premi e gli “album dell’anno”. Gli stessi che hanno probabilmente indotto i Lankum a sfruttare l’onda dell’entusiasmo, così come a chiudere il cerchio, con una sorta di celebrazione delle conquiste sin qui raggiunte, grazie al classico disco dal vivo.



|| Lankum ||
Live in Dublin
[Rough Trade 2024]

Sulla rete: lankumdublin.com

File Under: new wave of irish folk

 

I Lankum ne fanno parte per biografia personale, approccio e visione, anche se le loro gambe poggiano sulle spalle dei giganti del passato, su quel patrimonio di ballate e ancestrali folk song che il loro repertorio evoca di continuo. Qui però non c’è traccia di agiografia, né tanto meno di puro gesto conservatore, tutt’altro, perché attraverso quattro album di studio (gli esordi come The Lynched, quindi il cambio di nome e la firma per la Rough Trade, con il definitivo decollo artistico) la band irlandese ha forzato i limiti, ha sfondato barriere invalicabili, mettendo in comunicazione antico e moderno attraverso canzoni dal tono marziale, dense e scure, lì dove l’irish tradition viene decostruita in movimenti circolari di drone music e psichedelia, di irruenza rock mascherata e pura avanguardia sonora. Stampa e pubblico hanno capito e apprezzato, nonostante le “difficoltà” di una proposta così estrema e destabilizzante, e sono arrivati i riconoscimenti, i premi e gli “album dell’anno”. Gli stessi che hanno probabilmente indotto i Lankum a sfruttare l’onda dell’entusiasmo, così come a chiudere il cerchio, con una sorta di celebrazione delle conquiste sin qui raggiunte, grazie al classico disco dal vivo.



 

|| Lankum ||
Live in Dublin
[Rough Trade 2024]

Sulla rete: lankumdublin.com

File Under: new wave of irish folk

I Lankum ne fanno parte per biografia personale, approccio e visione, anche se le loro gambe poggiano sulle spalle dei giganti del passato, su quel patrimonio di ballate e ancestrali folk song che il loro repertorio evoca di continuo. Qui però non c’è traccia di agiografia, né tanto meno di puro gesto conservatore, tutt’altro, perché attraverso quattro album di studio (gli esordi come The Lynched, quindi il cambio di nome e la firma per la Rough Trade, con il definitivo decollo artistico) la band irlandese ha forzato i limiti, ha sfondato barriere invalicabili, mettendo in comunicazione antico e moderno attraverso canzoni dal tono marziale, dense e scure, lì dove l’irish tradition viene decostruita in movimenti circolari di drone music e psichedelia, di irruenza rock mascherata e pura avanguardia sonora. Stampa e pubblico hanno capito e apprezzato, nonostante le “difficoltà” di una proposta così estrema e destabilizzante, e sono arrivati i riconoscimenti, i premi e gli “album dell’anno”. Gli stessi che hanno probabilmente indotto i Lankum a sfruttare l’onda dell’entusiasmo, così come a chiudere il cerchio, con una sorta di celebrazione delle conquiste sin qui raggiunte, grazie al classico disco dal vivo.



|| Lankum ||
Live in Dublin
[Rough Trade 2024]

Sulla rete: lankumdublin.com

File Under: new wave of irish folk

 

I Lankum ne fanno parte per biografia personale, approccio e visione, anche se le loro gambe poggiano sulle spalle dei giganti del passato, su quel patrimonio di ballate e ancestrali folk song che il loro repertorio evoca di continuo. Qui però non c’è traccia di agiografia, né tanto meno di puro gesto conservatore, tutt’altro, perché attraverso quattro album di studio (gli esordi come The Lynched, quindi il cambio di nome e la firma per la Rough Trade, con il definitivo decollo artistico) la band irlandese ha forzato i limiti, ha sfondato barriere invalicabili, mettendo in comunicazione antico e moderno attraverso canzoni dal tono marziale, dense e scure, lì dove l’irish tradition viene decostruita in movimenti circolari di drone music e psichedelia, di irruenza rock mascherata e pura avanguardia sonora. Stampa e pubblico hanno capito e apprezzato, nonostante le “difficoltà” di una proposta così estrema e destabilizzante, e sono arrivati i riconoscimenti, i premi e gli “album dell’anno”. Gli stessi che hanno probabilmente indotto i Lankum a sfruttare l’onda dell’entusiasmo, così come a chiudere il cerchio, con una sorta di celebrazione delle conquiste sin qui raggiunte, grazie al classico disco dal vivo.

 

 

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