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BooksHighway Playlist 2010 (a
cura di Marco Denti)
E' stato un anno speciale per BooksHighway: piuttosto
prolifico per i libri che ci toccano da vicino, sia da un punto di vista strettamente
musicale, sia da quello narrativo, tanto che abbiamo maturato non pochi arretrati.
Tra l'altro, letture belle e importanti ce ne sono un'infinità anche oltre i nostri
"limiti" americani e musicali, ma qui abbiamo e avete a disposizione tutti gli
strumenti per proporre e leggere storie "radicali" come è nello spirito di RootsHighway.
E' proprio con lo spirito di ampliare e approfondire quelle passioni letterarie,
la cui natura è legata in modo intimo all'immaginario del rock'n'roll che, proprio
nell'anno appena finito, è nato il blog di BooksHighway (bookshighway.blogspot.com)
nato sull'onda dell'entusiasmo per lo speciale dedicato al numero 100. E' ancora
un work in progress, ma BooksHighway è fuori dagli schemi, ed è pur sempre un
tentativo di leggere senza pretese, di infilare qualche seme e di stringere qualche
nodo nelle nostre ricerche quotidiane, qualcosa che riesca a darci il senso compiuto
della "nostra" realtà, quella che ci interessa di più. Anche la tradizionale playlist
di fine anno va letta in questo contesto, e con l'idea di un promemoria piuttosto
che di una selezione. Vale la pena infatti, anche soltanto per ricordare che è
stato un anno "nostro" per via di Rolling Vietnam di Nicola Gervasini, un piccolo
capolavoro a metà tra saggistica e narrativa la cui idea è cresciuta proprio qui
dentro. Non è poco, per una piccola rubrica confinata tra rumorose rock'n'roll
band e spiritati songwriter.
10
Books:
 | 1.
Patti Smith Just Kids (feltrinelli)
Le "ghost stories" di Patti Smith partono per ricordare quell'anima gemella
e complice che condivise con lei la fame e l'ambizione nell'essere artisti, ovvero
Robert Mapplethorpe, e finiscono per disegnare per l'ennesima volta una mappa
di una New York effervescente, florida, vitale e sognante... vai
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|  | 2.
Richard Aleas I canti dell'innocenza
(Keller) L’apparente suicidio di Dorrie
Burke non convince nemmeno un po’ John Blake, un investigatore privato diventato
impiegato ai corsi di scrittura creativa della Columbia, lavoro certo meno problemativo.
L’istinto del segugio non lo può spegnere nemmeno una scrivania piena di scartoffie
e infatti John Blake, convinto che il suicidio sia un omicidio, si lancia a testa
bassa nei gironi infernali della pornografia e della città... vai
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|  | 3.
Keith Richard Life (Feltrinelli)
Bisogna dire che Keith Richards aveva capito fin da ragazzo il valore aggiunto
della velocità. Non avendo la corporatura di un guerriero, nell'educazione fisica
nelle strade della città che puzzavano di cavallo e di polvere e tra le macerie
della guerra, ha imparato che lo l'intuito, scarto di lato, lo swing possono cambiare
il corso degli eventi e della vita, e salvartela magari... vai
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|  | 4.
Dave Eggers Zeitoun
(Mondadori) Zeitoun ha due o tre problemi fondamentali: il primo
è che le sue origini sono siriane ed è musulmano, due dettagli che nell’America
del ventesimo secolo equivalgono a trasformarlo automaticamente in terrorista;
il secondo è che, nella New Orleans travolta dagli uragani Katrina e Rita, non
ha voluto lasciare la città...vai
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|  | 5.
Nicola Gervasini Rolling Vietnam
(Pacini) Si può raccontare le genesi, l'esplosione
e il culmine di una guerra, nonchè la psicosi intera di una generazione, attraverso
il rock'n'roll? Anzi, di più: si può narrarla passando dritti nel cuore di una
canzone, sia essa rock, folk, blues o qualsiasi altra forma di american music?
Evidentemente si, basta scorrere la pagine ricche, curiose, dense di Rolling Vietnam
per scoprire come mai nel corso del ventesimo secolo una musica sia diventata
la colonna sonora... vai
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|  | 6.
Enrique Vila-Matas Dublinesque (Feltrinelli)
Samuel Riba è l'editore che tutti gli scrittori vorrebbero avere. O forse
no: un editore avaro e poco propenso a mettere mano alle sue abitudini, ma anche
votato al libro, al romanzo, alla letteratura come un'ossessione, uno spirito
che insegue una chimera, uno spettro che insegue il fantasma del genio e che "ha
sempre ammirato gli scrittori che ogni giorno intraprendono un viaggio verso l'ignoto
e tuttavia rimangono tutto il tempo seduti in una stanza... vai
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|  | 7.
Fabrizio Poggi Angeli perduti del Mississippi
(Meridiano Zero) E' colmo di elementi noti e meno noti,
curiosità e mistero, questo libro con cui l'armonicista pavese Fabrizio Poggi
si avvicina di nuovo alla letteratura, dopo le canzoni imbevute di queste stesse
tradizioni e leggende intorno alla musica nera nel suo precedente lavoro discografico,
il bellissimo Oh Mercy... vai
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|  | 8.
Ben Ratliff Come ascoltare il jazz
(Minumum Fax) A differenza del suo equivalente nel rock'n'roll,
ovvero Scritto nell'anima di Bill Flanagan, le "conversazioni" di Ben Ratliff
hanno ben poco in comune con le interviste e molto di più con l'idea jazzistica
dell'interplay trasportata all'interno delle dinamiche dell'incontro. E' naturale
che al cospetto di "saxophone colossus" come Wayne Shorter o Ornette Coleman,
Branford Marsalis o di tutti gli altri grandi musicisti convenuti, Ben Ratliff
mantenga una rispettosa distanza... vai
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|  |
9. Bill Janovitz Exile
on a Main Street (Il saggiatore)
Per inoltrarsi nel complesso paludoso e umidiccio di Exile On Main St. Bill Janovitz
sceglie lo scontro frontale, nel senso che parte dalla copertina e non dai dischi,
da Robert Frank e non dai Rolling Stones, dalle immagini e non dalle canzoni.
Trattandosi di materia incandescente l'azzardo può sembrare spericolato invece
è proprio così che Bill Janovitz va dritto sul bersaglio, nel cuore di quello
che è veramente Exile... vai
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|  | 10.
Luc Sante C'era una volta New York
(Alet)
"C'era una volta New York" chiarisce
fin dall'inizio la densità dei fantasmi che abitano nella storia e nelle leggende
dei bassifondi. Luc Sante elabora una visione della città che comincia proprio
dalla gente che ci è arrivata perché "New York rappresentava una scommessa per
quasi tutte le persone che ci arrivavano volontariamente...
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