Un piccolo gesto d’amore, parafransando proprio quella
Music is Love che apriva il capolavoro di gioventù If I Could
Only Remember My Name. Il terzo volume della serie Live from the
Archives curato dall’italiana Route 61 è tutto per David Crosby, scomparso
agli inizi del 2023 dopo un finale di stagione artistica quasi insperato,
una rinascita che lo aveva visto tornare in scena con una sequenza ispirata
di ben cinque album nell’arco di soli dieci anni, quando la sua carriera
solista precedente era stata assai più avara di pubblicazioni.
Forse per questo la morte di Crosby ha lasciato un’amarezza maggiore,
sebbene fossero note le sue condizioni di salute precarie, considerato
una sorta di sopravvissuto, persino di miracolato, conseguenza di mille
battaglie, cadute e riscatti che ne avevano certamente condizionato l’esistenza.
Ma la tempra del personaggio, la sua assoluta libertà di espressione,
pagandone caro il prezzo degli errori, erano un tutt’uno con quella storia
personale che lo ha reso una specie di icona intoccabile del folk rock
californiano, animatore degli splendori e dei luoghi oscuri del Laurel
Canyon.
Music is Love, sottotitolo A Concert celebrating the
music of David Crosby, rappresenta il ringraziamento e il ricordo
di una manciata di musicisti cresciuti sotto la sua influenza, tra la
venerazione e l’amicizia diretta, collaboratori assidui e semplici appassionati
della sua arte, riuniti la sera del 7 ottobre del 2023 al Mammut Club
di Roma per una sorta di preghiera musicale collettiva. Il concerto e
il relativo live album nascono da un’iniziativa di Francesco Lucarelli,
Claudio Maffei e Stefano Frollano, che con Crosby e di Crosby sono stati
interpreti e divulgatori: con loro una quindicina di musicisti, comprese
le relative formazioni di riferimento, la Dejà Vu Band e i Rawstars,
gli ospiti Joe Slomp e Inger Nova Jorgensen, ma soprattutto le presenze
internazionali di Jeff Pevar e Marcus Eaton, nomi familiari a chiunque
abbia seguito le gesta discografiche di David Crosby almeno negli ultimi
tre decenni.
Queste figure accrescono senz’altro il valore dell’esibizione sul palco,
ma è l’intero Music is Love a muoversi con una sola voce musicale,
un suono elettro-acustico corposo e raffinato che attraversa i linguaggi
che furono della west coast e dello stesso Crosby attigendo dal più ampio
repetorio possibile: ci sono gli immancabili classici Long Time Gone
e Almost Cut My Hair, ma nel mezzo scorrono cinquant’anni di peregrinazioni
folk rock, levigature jazzy e rotondità pop che hanno contraddistinto
il suono dell’artista, dai dischi con l’amico Graham Nash ai CPR fondati
con il citato Jeff Pevar, per arrivare naturalmente all’ultima
produzione solista.
Nessun inutile confronto, Music is Love è “soltanto” un sentito
omaggio dal vivo, e le riconosciute qualità di musicisti come Pevar ed
Eaton, la loro vicinanza alla fonte originale, garantiscono sulla resa
complessiva di un concerto che trasmette allo stesso tempo precisione
e passione, classe e trasporto. Bisognerebbe però spendere qualche parola
in più anche per tutti i partecipanti di casa nostra, capaci di non tradire
quel sound che fu di Crosby, dandone una rispettosa interpretazione: è
sufficiente ascoltarne i risultati nel non facile approccio rischiesto
da brani dalle suadenti atmosfere come Lee Shore e Triad,
dove un apprezzamento in più andrebbe speso per Claudio Maffei (Dejà Vu
Band) e la sua voce, che torna in più occasioni (Homeward Through the
Haze, Delta e Almost Cut My Hair) e sempre immergendosi
nel clima sonoro generato dalla band, a maggior ragione quando Jeff Pevar
recupera Little Blind Fish e It's All Coming Back to Me Now
dalla storia parallela con i CPR, brani firmati in coppia con lo stesso
Crosby, così come sarebbe capitato al collega Marcus Eaton per Slice
of Time e Find a Heart, entrambe provenienti dall’album del
ritorno, Croz,
nel 2014.
Senza cercare improponibili accostamenti, qui è il sincero gesto d’affetto
rivolto alla memoria di Crosby a fare la differenza, quella comune espressione
di gratitudine verso l’artista, come la definisce Francesco Lucarelli
nelle note interne del disco, che ha portato più generazioni di musicisti,
dall’Italia al mondo, sullo stesso palco una sera di ottobre del 2023.
La scaletta e gli interpreti
1. Long Time Gone - Claudio Maffei and Jeff Pevar
2. The Lee Shore - Claudio Maffei
3. Little Blind Fish - Jeff Pevar
4. Slice of Time - Marcus Eaton
5. River Rise - Joe Slomp
6. Tracks in the Dust - Marcus Eaton
7. Triad - Claudio Maffei
8. Homeward Through the Haze - Claudio Maffei
9. Find a Heart - Marcus Eaton
10. Delta - Claudio Maffei
11. Bittersweet - Marcus Eaton
12. Almost Cut my Hair - Claudio Maffei
13. It`s All Coming Back to Me Now - Jeff Pevar