Il duro lavoro svolto per anni con il Settore Out č una prova
inconfutabile della dedizione di Evasio Muraro alla causa di
un rock'n'roll tutto italiano, debitore certamente verso la grande tradizione
americana, ma nello stesso tempo ricco di spunti originali e richiami
alla migliore canzone d'autore nazionale. Passi nasce
proprio come un riuscito incontro fra le citate influenze musicali,
e ci presenta Evasio dopo un lungo periodo di silenzio ed una spiacevole
perdita per il panorama rock italiano, quale lo scioglimento stesso
dei Settore Out. Mini CD di otto canzoni, per venti minuti e poco pių
di musica, che ci riconcilia con un autore che si è fatto più
riflessivo col passare del tempo, e che ha saputo confezionare con mezzi
tecnologici limitati, un disco stimolante di folk-rock cantautorale.
Merito anche di una produzione professionale (Daniele Denti,
anch'egli ex Settore Out), che mette in risalto in particolar modo le
chitarre, soprattutto acustiche e dell'aiuto fondamentale, come lo stesso
Evasio tiene a sottolineare, di Michele Anelli dei Groovers
nella stesura dei testi. Testi che sono sicuramente una delle armi vincenti
dell'intero lavoro, costruiti in larga misura come bozzetti poetici,
tutti comunque toccati da un taglio introspettivo, personale. Di pari
passo viaggia anche l'aspetto strettamente musicale: un sound prevalentemente
elettro-acustico (Vivo, Può succedere), che oggi
si definirebbe low-fi, scarno e tagliente, con inaspettati risvolti
pop tra le righe (Ore da buttare).
Passi fa parte delle diverse produzioni a cura dell'Associazione
Culturale il Levante di Melagnano (Mi), con la
quale Muraro ha pubblicato anche lo splendido Canti di lavoro della
Lombardia (2001), date uno sguardo al seguente indirizzo: www.levante.mi.it
(Fabio Cerbone)
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