inserito 08/02/2008

Willie Nelson
Moment of Forever
[
Lost Highway   2008]



Ostinato nel non concedersi un solo momento di pausa, nell'anno del suo settantacinquesimo compleanno e alla media di due dischi per stagione - siano essi novità assolute, collaborazioni a più mani, registrazioni dal vivo - Willie Nelson mantiene quella voglia di mettersi in gioco e quell'impazienza di misurarsi sempre con nuovi musicisti, tutto ciò a rischio di qualche passo falso o caduta di tono. A dire il vero le ultime sortite del countryman texano erano parse di una limpidezza artistica quasi miracolosa - dallo splendido Songbird in coppia con Ryan Adams e i Cardinals al gradevole omaggio western swing alle canzoni di Cindy Walker - tutte opere mosse da una baldanza che pochi colleghi potrebbero sognarsi ad una tale veneranda età. Logico attendersi anche da Moment of Forever, l'ultimo progetto in casa Lost Highway, una riprova di questa eterna vitalità.

Il fatto però che siano coinvolti in cabina di regia la country star nashvilliana Kenny Chesney e il fedele produttore Buddy Cannon, con uno stuolo di sessionist al seguito (tra i tanti le chitarre di Kenny Greenberg), avrebbe dovuto destare qualche sospetto. È evidente infatti quanto la nuova raccolta si allontani dalla freschezza del citato Songbird e quanto non riesca sempre a catturare nel migliore dei modi la voce dello stesso Nelson. Chesney non è Ryan Adams, scontato dirlo, così come la sua sensibilità artistica differisce di parecchio: Moment of Forever appartiene allora a quella schiera di lavori più morbidi e "accondiscendenti" della discografia di Willie Nelson, strizzando l'occhio alle charts e cercando un suono che salvi la tradizione ma al contempo vesta un abito più sgargiante. Non è un peccato mortale, e quando di mezzo ci finisce la classe di un gigante dell'american music si possono anche trovare spunti notevoli: ad esempio una Gravedigger catturata dal repertorio della Dave Matthews Band, la quale funziona a meraviglia proprio nel suo arrangiamento elettrico e grondante rock, oppure una autografa Over You Again che amalgama il country rock più polveroso, la vecchia "trigger" acustica di Willie e qualche chitarra spaziale e modernista.

Lo stesso entusiasmo purtroppo non si può estendere ad una Takin' on Water dal groove artefatto e fuori luogo, ad una doppietta di ballate, Always Now e I'm Alive, troppo deboli e zuccherose, infine ad una dylaniana Gotta Serve Somebody che non va da nessuna parte, totalmente sprecata dalla produzione. Facile allora prevedere che siano i vecchi amici (proprio la Moment of Forever di Kris Kristofferson), qualche classico rivisitato (una rispettosa Louisiana di Randy Newman) nonché le familiari elaborazioni fra country rock e western swing di When I Was Young and Grandma Wasn't Old, Worry B Gone e You Don't Think I'm Funny Anymore a risollevare le sorti del disco verso un'ampia sufficienza. Fermo restando che Moment of Forever si accoda alle opere non strettamente necessarie della lunghissima carriera di Willie Nelson, la sua curiosa ricerca musicale ha del prodigioso.
(Fabio Cerbone)

www.willienelson.com
www.losthighwayrecords.com


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