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Willie
Nelson
Moment of Forever
[Lost
Highway 2008]
Ostinato nel non concedersi un solo momento di pausa, nell'anno del suo
settantacinquesimo compleanno e alla media di due dischi per stagione
- siano essi novità assolute, collaborazioni a più mani, registrazioni
dal vivo - Willie Nelson mantiene quella voglia di mettersi in
gioco e quell'impazienza di misurarsi sempre con nuovi musicisti, tutto
ciò a rischio di qualche passo falso o caduta di tono. A dire il vero
le ultime sortite del countryman texano erano parse di una limpidezza
artistica quasi miracolosa - dallo splendido Songbird
in coppia con Ryan Adams e i Cardinals al gradevole omaggio western swing
alle canzoni di Cindy
Walker - tutte opere mosse da una baldanza che pochi colleghi
potrebbero sognarsi ad una tale veneranda età. Logico attendersi anche
da Moment of Forever, l'ultimo progetto in casa Lost Highway,
una riprova di questa eterna vitalità.
Il fatto però che siano coinvolti in cabina di regia la country star nashvilliana
Kenny Chesney e il fedele produttore Buddy Cannon, con uno stuolo
di sessionist al seguito (tra i tanti le chitarre di Kenny Greenberg),
avrebbe dovuto destare qualche sospetto. È evidente infatti quanto la
nuova raccolta si allontani dalla freschezza del citato Songbird e quanto
non riesca sempre a catturare nel migliore dei modi la voce dello stesso
Nelson. Chesney non è Ryan Adams, scontato dirlo, così come la sua sensibilità
artistica differisce di parecchio: Moment of Forever appartiene allora
a quella schiera di lavori più morbidi e "accondiscendenti"
della discografia di Willie Nelson, strizzando l'occhio alle charts e
cercando un suono che salvi la tradizione ma al contempo vesta un abito
più sgargiante. Non è un peccato mortale, e quando di mezzo ci finisce
la classe di un gigante dell'american music si possono anche trovare
spunti notevoli: ad esempio una Gravedigger
catturata dal repertorio della Dave Matthews Band, la quale funziona a
meraviglia proprio nel suo arrangiamento elettrico e grondante rock, oppure
una autografa Over You Again che amalgama
il country rock più polveroso, la vecchia "trigger" acustica di Willie
e qualche chitarra spaziale e modernista.
Lo stesso entusiasmo purtroppo non si può estendere ad una Takin'
on Water dal groove artefatto e fuori luogo, ad una doppietta
di ballate, Always Now e I'm
Alive, troppo deboli e zuccherose, infine ad una dylaniana
Gotta Serve Somebody che non va da
nessuna parte, totalmente sprecata dalla produzione. Facile allora prevedere
che siano i vecchi amici (proprio la Moment of
Forever di Kris Kristofferson), qualche classico rivisitato
(una rispettosa Louisiana di Randy
Newman) nonché le familiari elaborazioni fra country rock e western swing
di When I Was Young and Grandma Wasn't Old,
Worry B Gone e You
Don't Think I'm Funny Anymore a risollevare le sorti del disco
verso un'ampia sufficienza. Fermo restando che Moment of Forever
si accoda alle opere non strettamente necessarie della lunghissima
carriera di Willie Nelson, la sua curiosa ricerca musicale ha del prodigioso.
(Fabio Cerbone)
www.willienelson.com
www.losthighwayrecords.com
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