Willie Nelson - You Don't Know Me - The Songs Of Cindy Walker
Losyt Highway/ Universal 2006
inserito 03/04/2006
Diavolo di un Willie Nelson, non si fa in tempo a darlo per spacciato in una spirale di inutili dischi dal vivo infarciti di ospitate tanto roboanti quanto deludenti, che eccolo risorgere ancora una volta con due progetti assolutamente deliziosi, prima il reggae di Countryman e ora il country-swing di questo You Don't Know Me, The Songs Of Cindy Walker, che omaggia con gusto, raffinatezza e passione il songwriting di un'autrice texana (scomparsa proprio nelle scorse settimane) forse nota soltanto presso il pubblico degli addetti ai lavori. Forse nemmeno a quelli, ma non è un problema, perché le composizioni di Cindy Walker, casomai qualcuno sentisse il bisogno di ratificarne la qualità attraverso qualche dato ufficiale, sono state interpretate, tra gli altri, da Bob Wills, Eddy Arnold, Ernie Tubbs, Gene Autry e Merle Haggard. Willie ne affronta tredici tra le più conosciute servendosi delle modalità forbite che tutti gli riconoscono, e il risultato è un disco incantevole, squisitamente fuori dal tempo, oppure così piacevole proprio perché fuori dal tempo, animato da scrupolo filologico nel riproporre un country anni '50 spruzzato di western swing alla maniera dei Texas Playboys. La citazione del gruppo di accompagnamento del leggendario Bob Wills non è ovviamente casuale, perché proprio in quelle fila ha militato la "fisa" di Johnny Gimble, che qui, accompagnato dalla steel di Buddy Emmons, dal B3 di John Hobbs e dall'armonica di Charlie McCoy, rifinisce con gusto superbo gli abiti vintage delle varie Bubbles In My Beer, Take Me In Your Arms And Hold Me, Don't Be Ashamed Of Your Age, Sugar Moon e Cherokee Maiden, tutte prelibatezze che l'appassionato di musica country dovrebbe aver sentito nominare almeno una volta nella vita. Così non fosse, non posso darvi consiglio migliore che avvicinarvi all'interpretazione che ne fornisce il nostro Willie, e se qualcuno lo ritenesse a priori "datato" suggerisco di ascoltare la perfetta sequenza finale, dove al battito honky-tonk di Miss Molly succedono una straordinaria Dusty Skies (da qualche parte tra gospel, doo-wop e country&western), il valzer indiavolato di It's All Your Fault e il congedo old-fashioned della sommessa I Was Just Walkin' Out The Door in un trionfo di classe e stile. E' proprio vero che talvolta i titoli dei dischi parlano da soli: You Don't Know Me esisteva già, d'accordo, ma davvero nessuno può mai dire di conoscere Willie Nelson. Mai abbastanza, perlomeno.
(Gianfranco Callieri)

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