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Talking Heads Remain in Light [Sire 1980] ![]() | |||
1. Born Under Punches (The Heat Goes On) // 2. Crosseyed And Painless // 3. The Great Curve // 4. Once In A Lifetime // 5. House In Motion // 6. Seen And Not Seen // 7. Listening Wind // 8. The Overload | ||||
Remain
In Light è il fronte più occidentale nella scoperta della musica africana
e caraibica: l'incontro e la simbiosi tra l'arte concettuale dei Talking Heads
e la varietà ritmica imposta da Bob Marley a Fela Kuti fino a Kurtis Blow porta
a siglare una pietra miliare, ricercata e geniale, frenetica e coinvolgente. Molto
di ciò che verrà dopo il 1980, anno dell'uscita di Remain In Light, e il 1981,
anno della scomparsa di Bob Marley, deve molto a questo disco, al suo carattere
cosmopolita, alla visione poliedrica di Brian Eno, che qui ha un ruolo fondamentale
nel guidare i Talking Heads a concepire il loro capolavoro. Remain In Light era
e resta proiettato nel futuro e ancora di più la sua evoluzione dal vivo, dove
i Talking Heads si trasformarono in una sorta di elaborato ensemble jazzistico
con tutti gli strumenti raddoppiati, un po' alla Ornette Coleman e un po' alla
King Crimson dove, guarda caso, finirà Adrian Belew, il chitarrista aggiunto durante
le incisioni di Remain In Light. Se proprio non sapete dove cominciare a scoprire
e a riscoprire il vorticoso mulinare dei Talking Heads partite da The Great
Curve: la chitarra di Adrian Belew è un clamoroso ruggito. Divergente, lancinante,
eccentrica è una firma graffiante e indelebile tra i solchi di un disco importantissimo
(la cui infuenza si sente ancora oggi) che sfrutta le tecniche del cut up & fold
in, ovvero del taglia & cuci (con l'approvazione di William Burroughs) per ricostruire
un mondo variopinto, visionario e senza frontiere. (Marco Denti) |
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