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Led Zeppelin II [Atlantic 1969] ![]() | |||
1. Whole Lotta Love // 2. What Is and What Should Never Be // 3. Lemon Song // 4. Thank You // 5. Heartbreaker // 6. Livin' Lovin' Maid (She's Just a Woman) // 7. Ramble On // 8. Moby Dick // 9. Bring it on Home | ||||
Per
rinnovare e capitalizzare il successo della loro prima opera, la band diede inizio
ad una serie infinita di tour che li portò non solo ad affinare ed affilare il
loro sound ma anche a pensare in fretta ad un nuova scaletta di brani da portare
in studio. Sorprendentemente i Led Zeppelin riuscirono a registrare in
brevissimo tempo una straordinaria sequenza di brani, non particolarmente "originali",
in quanto marcatamente debitori del canovaccio blues, ma straordinari proprio
nella loro reinterpretazione. La plasticità, l'eleganza, la potenza oltre che
la tecnica dei singoli esecutori che il suono Led Zeppelin aveva, da quel momento
definito hard rock, fu dall'uscita del disco riconoscibile come un classico nella
musica del periodo e punto di riferimento per tutto quello che venne nei decenni
successivi. Whole Lotta Love, The Lemon Song o Moby Dick
definiscono i Led Zeppelin maestri del genere heavy rock, ma quando arrivano pezzi
come What Is and What Should Never Be, o la ballata (con un meraviglioso
organo Hammond sugli scudi, suonato dal polistrumentista John Paul Jones) Thank
You, ci si inginocchia dinnanzi alla classe di cesellatori di melodie. Con
Bring it On Home (rifacimento spudorato di un classico di Sonny Boy Williamson)
si comprende invece il significato di quando si afferma che l'allievo ha superato
il maestro, con un Robert Plant straordinario interprete della musica del diavolo. (Silvio Vinci) |
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