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Tom Petty & The Heartbreakers Damn the Torpedoes [Backstreet/ MCA 1979] ![]() | |||
1. Refugee // 2. Here Comes My Girl // 3. Even The Losers // 4. Shadow Of A Doubt (A Complex Kid) // 5. Century City // 6. Don't Do Me Like That // 7. You Tell Me // 8. What Are You Doin' In My Life? // 9. Louisiana Rain | ||||
Gli
Heartbreakers alzano i vessilli e si lanciano alla conquista del mondo con il
loro primo disco di platino: Damn The Torpedoes rappresenterà il
loro indiscusso capolavoro nonché l'album che trasformerà il leader Tom Petty
in una rockstar di prima grandezza, spalancando alla band le porte dorate dello
starsystem californiano, con collaborazioni e amicizie importanti. Resta indiscutibilmente
una delle testimonianze più felici del mainstream rock diventato arte: l'equilibrio
perfetto fra la dimensione più popolare e al tempo stesso commerciale del rock'n'roll,
adattando la sua forma alla sostanza del songwriting. Malinconico e irascibile
a tratti, inno ai loser di ogni latitudine, pieno di speranza e rimorsi (esce
dopo una battaglia legale fratricida ingaggiata da Petty con la MCA, che lo porterà
sull'orlo della bancarotta), Damn the Torpedoes è il manifesto di una musica che
parte dal basso e dalla passione mai nascosta di Petty come autentico rock'n'roll
fan. Gli elementi chiave restano le chitarre di Mike Campbell e il piano di Bemmonth
Tench, da cui scaturisce quel confronto fra l'armonia dei Byrds e dei Beatles
da una parte e la sfacciataggine elettrica degli Stones o la profondità delle
radici dei Creedence dall'altra: il riassunto è nelle note di Here Comes My
Girl e Even the Losers, nelle fiammate di Century City e What
Are You Doin' in My Life?, mentre Refugee è il singolo per eccellenza,
che compendia come nessun altro l'Heartbreaker-pensiero e Don't Do Me Like
That l'altra faccia del gruppo, quella malandrina e pop. (Fabio Cerbone) |
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