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The Rolling Stones Sticky Fingers [Rolling Stones Records 1971] ![]() | |||
1. Brown Sugar // 2. Sway // 3. Wild Horses // 4. Can't You Hear Me Knocking // 5. You Gotta Move // 6. Bitch // 7. I Got The Blues // 8. Sister Morphine // 9. Dead Flowers // 10. Moonlight Mile | ||||
In
mezzo ad altri 2 capolavori come Let It Bleed e Exile On Main St., troviamo l'opera
pił completa degli Stones: Sticky Fingers, l'album dalla famosa
zip apribile (realizzata da Andy Warhol). Anche se le sessioni di registrazioni
dell'album iniziarono un anno prima della pubblicazione, le Pietre Rotolanti avevano
gią registrato parte del materiale nei famosi Muscle Shoals Studios, ad eccezione
della narcotica Sister Morphine che risaliva alle session di Let It Bleed.
Dopo aver finalmente sciolto il contratto con la Decca (la London per gli USA)
che li aveva tenuti legati dal '63, gli Stones si sentirono finalmente liberi
di esprimersi senza condizionamenti con la loro musica, senza la necessitą di
confrontarsi con i Beatles ormai sciolti. E' anche il primo album dove trova pianta
stabile Mick Taylor e il primo senza Brian Jones, con sessionmen di primo piano
quali Ian Stewart, Bobby Keys, Pete Townshend e Ry Cooder. Sticky Fingers ha tutto
quello che si chiede a un album rock: l'essenza del blues sanguigno di You
Gotta Move (di Fred Mc Dowell), il rock classico di Brown Sugar (uno
dei pił grandi opener di sempre), melodie country dell'indimenticabile Wild
Horses (forse il brano pił memorabile), il R'n'B di I got The Blues,
il funky di Can't Your Hear Me Knocking, le ballate memorabili di Dead
Flowers e Sway fino al rock orchestrato della finale Moonlight Mile.
La bellezza dell'album risiede nella sua grande varietą, possedendo allo stesso
tempo la classicitą del predecessore insieme alla spregiudicatezza del successivo
Exile. Attraverso jam spontanee, solos e semplici melodie, Sticky Fingers rimane
"forse" la loro migliore raccolta. (Emilio Mera) |
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