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Le storiche esibizioni ad uno dei più famosi e importanti
festival mondiali, ideato e diretto da Claude Nobs, nel ’67; ora la fondazione
a suo nome pubblica le preziose registrazioni degli artisti che hanno
partecipato, nei vari anni. Doppio cd - copertina frizzante e colorata
(un po’ kitsch) -, con le sue performance, effettuate nel ’68 al Casino
Kursaal, nel ’76, ’81, ‘87 e ’90 al Casino Montreux, per un totale di
ventinove brani. E’ il secondo cd a proporre 14 registrazioni del suo
esordio al festival, con un quintetto in cui c’è pure il fratello, Sam
(organo, voce e percussioni), importante anche come sostegno affettivo,
in anni difficili per lei, a livello personale. Col pubblico, Nina
ha confidenza e determinazione, negli anni espresse in modo diverso; il
repertorio è ispirato da vari generi e culture, con riferimenti più o
meno espliciti alla classica, che continua ad appassionarla anche dopo
la bocciatura alla Curtis Institute di Philadelphia (‘51): la propone
in più occasioni, miscelandola, a volte con dolcezza, altre con “prepotenza”,
fino a sfidare i gusti dei presenti.
Variabili, addirittura scarne, le formazioni che l’accompagnano
nei successivi appuntamenti: qualche volta è sola, e ne approfitta per
esibire l’arte pianistica, proprio anche con forti, irrinunciabili riferimenti
“classici”. Il primo cd - quindici brani, dal ’76 al ’90 - che inizia,
piano e voce, con la gemma gershwiniana Someone
to Watch Over Me (unico brano dell’87), non rispetta la sequenza
temporale, linea che invece qui seguiamo. Con bassista e batterista (non
identificati), la Simone ripropone la “frustata militante” di Backlash
Blues, e la poetica I
Wish I Knew… mentre con Little Girl Blue, delicato standard,
ritorna idealmente al suo esordio discografico. A precedere l’energetica
e spettacolare African Mailman, arriva Stars
- drammatica metafora del declino (anche) artistico, scritta dalla misconosciuta
Janis Ian -, uno dei momenti più intensi e tesi della sua esibizione:
nel filmato (rintracciabile in dvd o youtube, vedi di seguito), la vediamo
al piano, iniziare a cantare; poco dopo, punta l’indice verso una ragazza,
intimandole(!) di sedersi… poi riporta lentamente la mano sui tasti e
riprende la sua splendida, intensa performance. Wow! |