Nick Moss Band
Live & Lusciouss
[Blue Bella/ IRD 2016]

www.nickmoss.com

File Under: blues rock

di Paolo Baiotti (27/09/2016)

Chitarrista molto conosciuto nell'area di Chicago, da tempo attivo sulla scena rock-blues, Nick Moss è nato nel '69, ha fatto gavetta con Jimmy Dawkins e la Legendary Blues Band suonando il basso, poi è passato alla chitarra su consiglio di Willie Smith, ex batterista di Muddy Waters e leader del gruppo. Ha militato per tre anni nella band di Jimmy Rogers, infine ha formato Nick Moss And the Flip Tops. Ha esordito con First Offence nel '98, seguito da altri nove albums prima di questo live, il terzo dopo i due volumi di Live At Chan's del 2006 e 2009. Plurinominato ai Blues Music Awards, ha pubblicato sempre per la sua Blue Bella e con determinazione e pazienza è diventato un artista molto richiesto anche in Europa.

Non a caso Live And Luscious è stato registrato nella cittadina medioevale di Eutin, nel nord della Germania, nel corso del 25° Baltic Blues Festival, il 14 maggio dell'anno scorso. La line-up del gruppo, nel frattempo ribattezzato Nick Moss Band, comprende il valido cantante e chitarrista Michael Ledbetter che si alterna con Nick alla voce e chitarra solista, il batterista Patrick Seals, il tastierista Taylor Streiff e il bassista Nick Fane. Il suono del quintetto è basato sul classico blues di Chicago con un pizzico di soul, funky e rhythm and blues e una forte propensione all'improvvisazione nei lunghi brani, che non mancano mai nei dischi di Moss. Live And Luscious ha la particolarità di comprendere ben cinque tracce inedite su otto, successivamente incise in studio per il doppio From The Root To The Fruit, pubblicato a maggio.

Si tratta dell'opener Breakdown, roccioso rock blues cantato da Moss, meno dotato vocalmente di Ledbetter, che si sviluppa in una jam con chitarre e tastiere in primo piano, del funky-soul Catch Me I'm Falling, della strepitosa Shade Tree, soul-blues con influenze psichedeliche che si trasforma in un'energica jam degna dei migliori Allman Brothers con le due chitarre sugli scudi, del blues veloce I Dig, uno dei brani più ordinari del disco con una coda strumentale incisiva completata da un accenno a Hell's Bells degli Ac/Dc e della conclusiva Stand By, blues oscuro interpretato con intensità da Ledbetter, con le tastiere in primo piano prima dell'esplosivo assolo di Moss.

La parte centrale del disco comprende gli altri tre brani: il blues "Chicago style" Try To Treat You Right, la strepitosa The End, cover di Jimmy Reed e fulcro del concerto, uno slow blues di tredici minuti nel quale Moss esprime le sue migliori qualità di solista con rallentamenti e accelerazioni ben calibrate e la ritmata Time Ain't Free, irrorata da due brillanti assoli del leader. Ottimo disco di blues rock elettrico, eseguito con grinta, carattere e passione.


    


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