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MJ Lenderman and The Wind
Live and Loose!
[Anti- 2023]

Sulla rete: mjlenderman.bandcamp.com

File Under: lo-fi indie rock


di Fabio Cerbone (22/12/2023)

Terra sensibile da sempre alle lusinghe del rock più alternativo e del rinascimento passato sotto il nome di alternative country, la North Carolina, e Ashville in particolare, sono stati uno dei centri nevralgici del linguaggio indie americano a partire dalla metà degli anni Novanta, cominciando dagli eroi locali Archers of Loaf. Non sorprende dunque che un giovane musicista come MJ Lenderman se ne riappropri attraverso una personale chiave di lettura, dosando nostalgia e ispirazione per quei suoni in un disco dal vivo che ne aplifica tutto il fascino sonoro.

Album di chitarre e bassa fedeltà, di languori country mascherati, di intrecci tra rumore e melodia che si rincorrono tra una nervosa elettrica solista e una morbida pedal steel, Live and Loose! è la testimonianza di due date del tour estivo del 2023 di Lenderman, rispettivamente alla Lincoln Hall di Chicago e alla Lodge Room di Los Angeles, accompagnato da una band di cinque elementi che vede i suoi punti di forza in Jon Samuels (Friendship, 2nd Grade) alle chitarre e Xandy Chelmis alla pedal steel, mentre la sezione ritmica è completata da Colin Miller alla batteria ed Ethan Baechtold al basso. Alcuni di loro provengono, come lo stesso Lenderman, dall’esperienza con i Wednesday, quintetto rivelazione guidato dalla voce di Karly Hartzman (a un certo piunto compare anche lei, alle chitarre e cori, in questo live) che quest’anno ha pubblicato l’interessante Rat Saw God.

La musica di MJ Lenderman coglie in parte la stessa bruciante attitudine indie rock, ne sia d’esempio l’apertura degna dei fragori elettrici alla Dinosaur Jr di Hangover Games, ma sembra declinarla secondo le regole di una canzone immersa nell’indolenza di certo suono lo-fi uscito dalla provincia americana in lontane stagioni. Tra la svogliata inclinazione dei Pavement e la malinconia country rock di Jason Molina, Live and Loose! estende e reinventa i brani di Lenderman tratti dai suoi tre dischi solisti (MJ Lenderman del 2019, Ghost of Your Guitar Solo del 2021 e il più recente e acclamato Boat Songs del 2022), trasformandoli da un affare in gran parte solitario e prodotto con mezzi di fortuna a un vero e proprio album improvvisato, con libertà di scorrazzare tra stridenti riff di chitarra, voci zoppicanti e carezze di pedal steel, alternando l’alternative country da manuale di You Have Bought Yourself A Boat, Under Control e Catholic Priest con le acide partiture indie rock di SUV e You Are Every Girl To Me, mentre il barcollare rock rurale di Live Jack e la sgroppata elettrica di Tastes Just Like It Costs sono figlie illegittime della lunga storia che collega Neil Young & Crazy Horse con i Magnolia Electric Co del citato Molina.

Lenderman riesce nell’operazione senza apparire un mero imitatore, perché si abbandona al flusso della band, li lascia vagare nella loro amorevole imprecisione (sublimata dal finale alticcio di Long Black Veil, cover della ben nota ballata già nel repertorio di The Band e Johnny Cash) e trova gli spazi dove infilare le sue liriche apparentemente bizzarre, da abulico osservatore del quotidiano, parlando del famoso golfista John Daly che canta una cover di Knockin’ on a Heaven’s Door (l’irresistibile mix di pigrizia e rabbia di Knockin), di griglie per il barbecue che arrugiscono all’aperto (Someone Get The Grill Out Of The Rain) oppure di inaspettati incontri con star del football del passato (Dan Marino).

Una scoperta a latere dei già apprezzabilissimi Wednesday e un piccolo rifugio per chi va cercando ancora la indolente seduzione di certi suoni da America rock di periferia.


    


<Credits>