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honky tonky di
Emilio Mera (11/04/2012)
Avevamo
visto bene a scommettere sul nome di Rachel Harrington, dandogli la nostra
fiducia dopo tre riusciti album (The Bootlegger's Daughter, City Of Refugee e
l'ultimo Celilo
Falls del 2010). Se però il precedente pescava nell'intimo della songwriter
originaria dell'Oregon, questo suo nuovo capitolo è di tutt'altra energia e fattura.
La nascita delle Knock Outs che accompagnano Rachel in questa nuova avventura
risale ad un concerto-tributo a Patsy Cline al Seattle Theatre, dove Rachel incontrò
nel backstage (dopo qualche shots di bourbon di troppo), un gruppo di sue colleghe,
anche loro amanti del suono honky tonky e country twang più classico. Da questo
fortuito incontro nacquero le Knock Outs: un combo tutto al femminile composto
da 2 parti di Bourbon (Rebecca Young al basso e Moe Provencher alle chitarre)
e 2 parti di Whisky (Alisa Milner al fiddle e Aimee Tubbs alla batteria) tutto
shakerato secondo gli standard della musica country. Le Knock Outs non sono sole:
vengono affiancate da Tim Carroll alle chitarre, dai necessari tocchi di pedal
steel di Tommy Hannum, dal contributo di Mark Erelli alla voce e da ultimo
(non per importanza) Evan Brubaker, ormai fisso nella sua sedia di regista.
Rachel
si trova a suo agio nella sua attuale veste di honky tonk singer, che trova le
su origini nel country della West Coast, nel primo rock 'n roll (quello di Phil
Spector) oltre che in una buona dose di soul. Le loro eroine rimangono Loretta
Lynn, Jessi Colter ed Emmylou Harris, a cui attinge aggiungendo armonie fresche
e corali senza tralasciare il divertimento. Si respirano sapori di whisky, birra
e tabacco tipici degli honky tonk bars di periferia (come suggerisce il titolo)
nella proverbiale Makin Our House a Honkytonk,
apripista pieno di ritmo ed energia capace di farti sobbalzare dalla sedia per
raggiungere il dancefloor. He's My Man sembra
una delle migliori canzoni delle Marvellettes con tanto di saloon piano (Billy
Stover), uno Spector-esque touch e una melodia irresistibile, arricchita da un
coro femminile che vi metterà KO (sono loro le inimitabili "KnockOut").
Love Him Or Leave Him To Me e Wedding Ring
Vacation sono due honky tonk ballads ad ampio respiro, capaci di commuoverti
con la bella voce di Rachel in primo piano.
La fumosa Get
You Some si muove sui territori del precedente Celio Falls, mentre
la suffusa I'll Show You Mine ti fa sognare
a occhi aperti con una dolce melodia costruita sul suono del fiddle e sul contributo
alla voce del già menzionato Mr. Erelli. Si ritorna al bancone del bar per un
altro giro di bourbon con Nothin To Do But You,
un rock n roll cantato a pieni polmoni con tanto di assoli, piano e grinta da
vendere capace di riportarci alle migliori cose degli Stones. Difficile resistere
anche alla divertentissima Hippie In My House
e alla dolce Moonshine Boy,in grado di evocare certe sonorità come solo Gillian Welch o
Lucinda Williams sono capaci di fare. Rachel e le sue fide compagne ci lasciano
con la gospel ballad I'd Like To Take This Chance
e subito ci viene voglia di riascoltarle di nuovo. Puro honky tonk sound dal West
degli Stati Uniti e un vero piacere per le nostre orecchie.