inserito 29/09/2008

Mandolin' Brothers
Still Got Dreams
[Studiottanta/Fortuna Records  2008]



In (quasi) trent'anni di carriera, i Mandolin' Brothers hanno collezionato sì e no un paio di dischi e non perché non sappiamo cosa dire o come fare, ma perché si tratta di veri music lovers per cui suonare è un'arte e una via di fuga nello stesso tempo, per cui se va fatta, bisogna farla bene. La bellezza di Still Got Dreams si spiega così: con la cura artigianale e certosina dei suoni, più naturali dell'aria della pianura, e con un gusto che arriva da sterminate collezioni di dischi (in vinile, va da sé) e da una rinnovata curiosità.

Non c'è solo rock'n'roll in Still Got Dreams, c'è anche il Vietnam e la guerra di Saigon direttamente dall'incubo di Apocalypse Now, con tanto di citazione (ormai classica) dal film di Francis Ford Coppola e gioca sulla confusione tra un Delta (quello del Mississippi, che ispira il sound) e l'altro (quello del Mekong) che è alla base della canzone. Prima sorpresa del disco, che viene seguita dalla fisarmonica (molto europea) che apre la dedica dylaniana (non l'unica, a dire la verità: bisogna associargli almeno Nothing You Can Do) di Went To See The Poet. Anche qui i Mandolin' Brothers giocano a mischiare le carte in tavola aggiungendo alla fisarmonica una squillante chitarra acustica.

L'intreccio tra le passioni americane (tutte dichiarate senza alcuna remora) e gli arrangiamenti spostati verso l'Europa (ancora la fisarmonica nella toccante Carton Box) è la vera novità nella lunga carriera dei Mandolin' Brothers ed è anche una nota originale, e molto personale, capace di proiettarli verso ipotesi e orizzonti fin qui inaspettati. E' altrettanto vero che chiudono il disco citando spudoratamente Bo Diddley (è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare) in I'm Ready, ma il nocciolo di Still Got Dreams sembra di capire va cercato tra Faded Photos, Scarlet, The Promise o Insane (con i suoi cori da favola) dove i Mandolin' Brothers vanno ben oltre le proprie radici che, come è noto, affondano nel blues e nel rock'n'roll e sono innaffiate da torrenti di birra ad ogni cambio di stagione.

Consigliatissimo, anche perché i loro avvocati si chiamano Zimmerman e Ginsberg, gente che sa come si difendono i sogni da quella brutta roba che è la realtà.
(Marco Denti)

www.mandolinbrothersband.com
www.myspace.com


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