Terra di Nessuno
segna il debutto sulla lunga distanza e in formazione rock dei Del
Sangre. Il gruppo toscano si era già fatto notare vincendo l'edizione
2003 del Premio Ciampi con la suggestiva Radio Aut (ripresa nel
nuovo cd), ispirata al bellissimo film di Marco Tullio Giordana I Cento
Passi, sulla vita di Peppino Impastato. In quell'occasione i toscani
Del Sangre si presentavano con all'attivo il solo Ad Un Passo Dal Cielo,
cd di impostazione acustica registrato in coppia da Luca Mirti
(voce chitarre) e Marco "Schuster" Lastrucci (basso). L'arrivo
in pianta stabile di Renzo Franchi (batteria) e Francesco Bocciardi
(chitarra solista) ha evidentemente ampliato gli obiettivi della band,
pronta a mettersi alla prova. Ne esce con un risultato promettente, attraversato
forse da qualche ingenuità di scrittura, ma positivo sotto molti punti
di vista, primo fra tutti quello di proporsi come una band di chiara ispirazione
"americana" dal punto di vista musicale e ciò nonostante legata fortemente
alle esperienze di combat folk italiano. Non tanto "canzone di protesta",
intendiamoci, piuttosto quella felice formula sviluppata dai Gang
negli anni novanta e di cui i Del Sangre colgono l'essenza: parlare di
cose scomode e non essere molto allineati, in una sola parola dei cani
sciolti. Guarda caso le chitarre di Sandro e la voce di Marino
Severini le ritroviamo ospiti in due occasioni: nella tuonante Genova,
un rock semplice quanto efficace che si lega al testo barricadero in ricordo
degli incidenti del G8, e nella suggestiva L'oro Del Diavolo, chitarre
elettriche e armonie vagamente orientali per affrontare il tema della
difficile convivenza con l'Islam. Non nascondono dunque la loro voglia
di schierarsi e soprattutto di far riflettere i Del Sangre, che tuttavia
rifuggono le divisioni in bianco e nero, altrimenti non si spiegherebbe
un pezzo fortemente critico su certa sinistra "radicale" come
C'è Qualcosa Che non Torna. Sono in ogni caso brani forse fin troppo
dominati dalle scelte stilistiche degli stessi Gang per correre con le
proprie gambe. La via personale dei Del Sangre si palesa allora nel country-rock
polversoso di Parte il Treno e in quello più ruspante, guidato
dal banjo, di Quando Gesù Cristo Tornerà, nei contorni blues di
Un Buon Giorno per Campare, in un folk asciutto che deve più ai
cantautori texani che alla tradizione italiana (Il Libro Della Verità,
Preghiera Atto 2). Luca Mirti, autore di testi e musica, è cresciuto
con questi suoni e gli viene naturale adagiare la sua voce, ancora in
via di maturazione, su queste ambientazioni da vecchio west. Interessante
però che non si sia limitato ad una sterile imitazione dei modelli americani,
quanto piutttosto abbia cercato di esprimere un punto di vista legato
alla sua terra. Citando Woodie Guthrie come sorta di guida spirituale,
ha capito la lezione.
(Fabio Cerbone)
www.delsangre.it
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