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Barnetti
Bros band
Chupadero!
[Eccher Music/ Universal 2010]
 
Non poteva che finire così: era scritto nel naturale percorso artistico
dei singoli fratelli Barnetti - caratteri di pura finzione che dietro
la maschera di "banditi" nascondono l'identità di quattro autori e musicisti
a noi assai familiari - era scritto insomma che il loro personale viaggio
conducesse sulle alture di Chupadero, New Mexico, alla ricerca di un incontro
agognato fra mondi e tradizioni in apparenza distanti mille miglia. Questi
spazi si sono invece mostrati soltanto una divisione ideale, caduta sotto
i colpi di una passione che ha saputo leggere nella mitologia, molto letteraria
e ancor più romantica, dei fuorilegge, un canovaccio attorno al quale
sviluppare un intero progetto discografico. Chupadero! riunisce
i quattro fratelli - Massimo Bubola, Massimiliano Larocca,
Andrea Parodi e Jono Manson - sulle tracce di una ballata
che si colora di orizzonti rosso fuoco, di country rock di frontiera,
mettendo nella valigia suggestioni da border, vecchie leggende americane
e autentici pezzi di storia italiana per un disco che sintetizza il lavoro
di una vita.
Registrato in cinquanta lunghi giorni di incontri e sessioni tenutesi
al Kitchen Sink Studio di Jono Manson, nella omonima cittadina del New
Mexico, Chupadero! da una parte conferma il "sentimento americano" di
Parodi e Larocca, giovani promesse da qualche anno in cammino tra folk
rock d'autore e fascinazioni Americana, dall'altra ribadisce il ruolo
di padre putativo di Massimo Bubola, una delle prime voci nostrane a tentare
questo crocevia di culture. Con il contributo essenziale dell'italiano
di adozione Jono Manson - per meriti nella
produzione cristallina e per i decisivi apporti strumentali sugli arrangiamenti
- ne esce un album ricco di magnetismo, nobilitato inoltre da presenze
importanti. Sono infatti le chitarre "spanish" di Andrew Hardin, l'accordion
di Joel Guzman, la steel di Gurf Morlix, le voci di mostri sacri quali
Terry Allen e Tom Russell fra gli altri, a sancire non solo
rapporti di amicizia nati on the road, nelle frequenti soste texane
dei Barnetti, ma una vera e propria condivisione del songwriting. Accade
allora che ad una Pancho and Lefty
(Townes Van Zandt) tradotta magistralmente in italiano da Larocca e Parodi
e resa in tutta la sua poetica di sconfitta, si affianchi una vibrante
riedizione di Sante Y Girardengo (proprio
quella donata da Luigi Grechi al fratello Francesco De Gregori) con Tom
Russell alla voce solista. È un continuo passaggio di testimone, che anche
nelle tematiche trova un terreno comune sul quale costruire dei ponti:
dal west primitivo di Billy The Kid alla Milano di Luciano Lutring, dal
Bronx di Dion Di Mucci alla Toscana del brigante Domenico Tiburzi i Barnetti
Brothers intrecciano i fili della storia e della sua epica.
Un gioco interessante e profondo, che da risultati per buona parte entusiasmanti,
soprattutto termini di qualità musicale: se qualche appunto va mosso a
Chupadero! è forse soltanto nella sua generosità assoluta. La stessa che
da una parte rende trascinante la riedizione di Camice Rosse (Massimo
Bubola) ribattezzata Cops and Mosquitos
con l'aggiunta delle voci di Manson e Chris Barron (vocalist degli Spin
Doctors, guarda un po' chi si rivede) e dall'altra forse spinge alcuni
brani come Son Passator Cortese e
la giocosa improvvisata doo-wop de L'angelo del
Bronx (la scelta di cantare in italiano per Jono Manson è curiosa
ma anche un poco penalizzante in alcuni momenti) meno amalgamate con il
resto della scaletta. Quest'ultima prevede ad ogni modo i suoi picchi
nel suono infiammato di tex mex in Dove Corrono
i Cavalli, dove Andrea Parodi si immagina un nuovo finale nel
destino di Billy the Kid, nel folk struggente di Camelia
(dedicata al "solista del violino" Luciano Lutring), e ancora nell'epica
rock de Il brigante Tiburzi (un Larocca
davvero molto convincente in questa veste più elettrica), chiudendo sul
tramonto di una toccante Città di Frontiera,
da qualche parte fra il Texas e il Messico con Joe Ely nel cuore.
Ai di là delle ingenuità verrebbe da dire quasi volute, di una partecipazione
comune che gli stessi Barnetti Brothers hanno cercato a tutti i costi,
Chupadero! è un disco importante per chi come noi da sempre insegue una
sintesi "tra la via emilia e il west".
(Fabio Cerbone)
www.barnettibrosband.com
www.ecchermusic.com
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