Richard & Linda Thompson
...In Concert, November 1975
[Island/ Universal 2007]

Un bellissimo dono dai cassetti della memoria del folk rock inglese: …In concert, November 1975 porta finalmente alla luce una serie di registrazioni dal vivo della coppia delle meraviglie Richard & Linda Thompson, in precedenza comparse soltanto a sprazzi nelle ristampe del loro catalogo storico. Qui si tratta invero di quindici brani, quasi ottanta minuti di musica, che raccolgono la testimonianza del tour autunnale organizzato a ridosso dell'uscita di Poor Down like a Silver, terzo disco a loro nome ed uno dei vertici assoluti della scena folk inglese di quel periodo. Quattrodici date in venti giorni: sarà la tournè che chiuderà idealmente il primo indimenticabile periodo della coppia, in procinto poi di ritirarsi per tre lunghi anni, abbracciando la fede e la vita in una comunità Sufi, riemergendo soltanto nel 1978 con First Light.

Catturati in tre differenti performace ad Oxford, Swindon e Norwich dall'ingegnere del suono John Wood, Richard & Linda Thompson distillano l'essenza stessa del linguaggio folk rock da loro codificato e ampliato: con il solo ausilio della sezione ritmica di Dave Matthacks (batteria) e Dave Pegg (basso), transfughi dai Fairport Convention, e soprattutto con i colori tradizionali offerti da fisarmonica e concertina nelle mani di John Kirkpatrick, emergono le trame di un suono antico e moderno nello stesso momento, un intreccio di rock'n'roll e tradizione, sul quale la chitarra spaziale di Richard e la voce sospesa, ammaliante di Linda attraversano l'intero repertorio.

Pochi i brani selezionati dall'esordio I Want to See The Bright Lights Tonight, tra cui risplende l'apertura con la vivace title track, e Hokey Pokey, molto più spazio concesso invece al'ultimo arrivato Poor Down like a Silver. Fra le maglie della scaletta però appaiono numerose cover che sembrano sancire il flirt di Richard Thompson con le radici dell'American music, amore mai nascosto. Difficile altrimenti spiegare le presenze di Why Don't You Love Me (Hank Williams), quasi a passo cajun per via dell'accordion, e a maggior ragione l'encore finale con It'll Be Me (Cowboy Jack Clement), succulento siparietto rock'n'roll e Together Again (Buck Owens), altra visione country rock rivisitata con indiscutibile gusto dalla voce di Linda. Ciò che resta è tutt'altro che trascurabile, per un live che mirabilmente fa giustizia di una mancanza discografica imperdonabile: l'esuberanza di Hard Luck Stories, Jet Plane in a Rocking Chair e Streets of Paradise, gli intrecci e i continui rimandi vocali della coppia, il gioco di squadra della band testimoniano l'apice artistisco raggiunto nel primo scorcio della loro carriera.

Non bastasse tutto ciò a sciogliervi il cuore, evidentemente occorre rivolgersi alle celestiali fughe di Calvary Cross, quattrodici minuti in una dimensione sospesa e onirica, per un autentico tour de force della chitarra di Richard, speculare all'altra lunga cavalcata di Nights Comes In, oppure, perché no, riabbracciare il folklore più spensierato del cosidetto Morris Medley, una sequenza strumentale di vecchie danze tratte dal progetto estemporaneo dei Morris On, sorta di supergruppo della scena folk inglese. Un'assenza colmata dunque con intelligenza ed una testimonianza discografica che va oltre il semplice prodotto per estimatori: …In concert, November 1975 è semplicemente necessario
(Fabio Cerbone)




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