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Dog's
La rivoluzone parte dal bancone del pub

- a cura di Fabio Cerbone -

Daniela Servidati
Dog's

[Dana, pp.205]

Una colonna sonora articolata, con molto rock’n’roll, deviazioni jazz e sconfinamenti pop, accompagna la diffusione capillare dell’esperienza denominata Dog’s. Non è un espediente né tanto meno un sottofondo all’interno del romanzo di Daniela Servidati, semmai il motore stesso della storia, ciò che alimenta il fuoco di una rivoluzione mondiale scatenata attraverso una rete di locali clandestini, chiamati appunto Dog’s, e che sembra stravolgere le regole precostituite e impacchettate della società contemporanea, grazie a un passaparola che parte dal basso e dai soggetti più marginali.

Una storia controversa e con differenti punti di vista, come si conviene ad ogni atto di eversione che destabilizza, e che in questo caso ha origine nella figura di un singolo personaggio, Lukas Bujnarowski, ragazzo polacco, che studia in Germania e si ritrova a fondare una “filiale” del Dog’s niente meno che a Melegnano. Lì, nella provincia milanese industrializzata a colpi di logistica, si accende la miccia della rivoluzione, un po’ anarchica e un po’ situazionista, che sta al centro del romanzo, scritto con un linguaggio vivace, gergale e spesso ironico che si addice all’intera vicenda del Bujnarowski, soprannominato Buena (dai suoi amati Morphine) e storpiato in mille altri modi dagli amici.

Già questi passaggi rovesciano la linearità di una vicenda che preferisce scompaginare le carte, anche nello sviluppo della trama: diviso in due atti o macro-capitoli, Genesis e Vangelis, accostando Bujnarowski a una specie di nuovo Cristo nei panni di un improvvisato haker informatico, Dog’s procede per testimonianze concentriche, dando spazio non solo al protagonista e a chi lo ha investito, parrebbe quasi per caso, della sua missione rivoluzionaria (la Genesis), ma anche e soprattutto a chi lo ha conosciuto direttamente e ha frequentato il suo locale clandestino (il Vangelis).

Così una serie di voci, persino discordanti fra loro, si alternano nel raccontarne le gesta in una fitta sequenza di brevi paragrafi. Tutto si svolge e deflagra nell’arco di pochi anni, tra un passato molto vicino a noi, che prende chiaramenre spunto dai mesi infiniti vissuti durante la reclusione da pandemia del Covid (nel 2020) e approda a un futuro prossimo (nel 2026) dove la rivoluzione sui generis del Dog’s entra in circolo e si moltiplica nel mondo. Che tutto questo abbia inizio in un vecchio stabile alla periferia di Melegnano - dove reietti, estremisti, complottisti, semplici emarginati e anime perdute si trovano per suonare, bere, condividere emozioni e sogni - rappresenta un po’ l’essenza stessa di un racconto che appare nel medesimo istante come una commedia umana, un’improbabile provocazione e un desiderio molto concreto di uscire da certe gabbie della società digitale.

(per info libro, copia cartacea: Daniela.servidati77@gmail.com - www.instagram.com/daniserver)


Dog's, la playlist ispirata al romanzo (a cura di Daniela Servidati)

 


 


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