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inserito
11/07/2005
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Non è dato sapere se la scelta dipenda dalle immacabili carenze economiche
e promozionali, sta di fatto che l'ultimo sforzo di Malcolm Holcombe
riporta tutto all'essenza della sua natura di folksinger, una chitarra,
una voce - e quale voce signori miei - un microfono nella stanza. I
Never Heard You Knockin' è stato registrato in presa diretta nel
novembre dello scorso anno da Aaron Price e successivamente mixato
dal ben noto Ray Kennedy (Steve Earle), che ha esaltato il suono
cristallino e incisivo dell'acustica, senza nulla togliere a quell'irresistibile
strato di "sporcizia" e passione che scaturisce dall'interpretazione dello
stesso Holcombe. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, questo
songwriter del North Carolina è uno dei gioielli meglio nascosti della
canzone folk americana, autore per autori come si suol dire, titolare
di un paio di apprezzati lavori, A Hundred Lies e Another
Wisdom, sopraffini nello spolverare lo spirito degli storyteller
alla Townes Van Zandt. L'ossessivo incedere country blues della sua chitarra
si è unito in passato con i migliori musicisti dell'altra Nashville, per
dare forma ad un folk rock fuori del tempo. L'effetto immediato delle
nuove canzoni potrebbe lasciare preplessi: in realtà nella loro scarna
veste acustica svelano il cuore del songwriting di Holcombe, per l'occasione
più nostalgico del solito. La vecchia foto di famiglia che capeggia in
copertina ci introduce a storie di solitudine, ricordi legati alla terra
e ai luoghi della propria infanzia, mentre il ritratto dello stesso Malcolm
all'interno del libretto lo mostra più randagio, basette lunghe e sguardo
torvo. Le canzoni sono lo specchio di questi umori, dallo strisciante
blues di This Town Knows Me alla tensione di Sittin' Sad,
semplicemente strepitosa, alla dolcezza di Doin' His Job, passando
attraverso una serenità folk (Gone By The Ol' Sunrise, Early
Mornin', la malinconica Mama Told Me So) che riesce ad ammorbidire
i toni della voce, comunque rauca e tormentata. Il fingerpickin' è sempre
pregevole, ma quello che conta, più della tecnica, sono i paesaggi rurali
che queste ballate riescono ad evocare: mettete in una stanza a suonare
insieme John Prine e Tom Waits e forse otterrete qualcosa di simile a
For The Love Of A Good Woman e Not Who You're Thinkin' Of.
Sono canzoni disadorne, che certo potrebbero acquistare più sfumature
con una band alle spalle, eppure Malcolm Holcombe arriva lo stesso dritto
al bersaglio. I Never Heard You Knockin' non lo aiuterà di certo a farsi
conoscere al di fuori dei circuiti folk, ma state certi che qualche collega
illuminato, è già successo in passato, busserà alla sua porta chiedendo
in prestito una buona canzone |