Luther Dickinson
Blues & Ballads
A Folksingsr's Songbook: Volumes I & II

[New West 2016
]

www.lutherdickinson.com

File Under: traditional folk and blues

di Paolo Baiotti (14/03/2016)

Nato a Memphis, ma cresciuto nel nord del Mississippi dove si è trasferito con la famiglia nell'85 a 12 anni, figlio del musicista, produttore e session man Jim Dickinson, Luther ha scoperto nell'adolescenza i juke joints del Mississippi, frequentando R.L.Burnside, Othar Turner, Kenny Brown e Junior Kimbrough e le rispettive famiglie con il fratello Cody. In 42 anni di vita ha già sperimentato situazioni musicali molto diverse tra loro, partendo dal gruppo punk DDT, abbandonato in fretta per formare i North Mississippi Allstars con il fratello Cody e il bassista Chris Chew, fortemente ispirati dal blues essenziale e ruvido dei musicisti sopra citati. Nel frattempo Luther ha avuto un periodo di grande popolarità come chitarrista dei Black Crowes, dal 2007 al 2011, e si è impegnato in altri progetti, da The Word (estensione dei NMA con John Medeski e Robert Randolph) alla South Memphis String Band con l'amico Jimbo Mathus e Alvin Youngblood Hart, da The Wandering, band con quattro valide strumentiste (Amy LaVere, Valerie June, Sharde Thomas e Shannon McNally) al trio di chitarristi con David Hidalgo e Mato Nanji che ha inciso 3 Skulls & The Truth nel 2012, oltre a qualche disco da solista.

E' evidente che a Luther piace essere impegnato, alternando ai più elettrici NMA progetti prevalentemente acustici e di ricerca della tradizione. In questo filone rientra Blues & Ballads, un album nato come doppio vinile, con il quale il chitarrista ha inteso trascrivere una sua raccolta di canzoni (almeno i primi due volumi), che racchiudono la sua vita e i suoi sentimenti, con l'intenzione di trasmetterle alle giovani generazioni, come nella tradizione folk e blues. Non a caso l'edizione in vinile è completata da un volume con la trascrizione dei brani. Queste canzoni, provenienti in gran parte dal repertorio dei NMA, sono arrangiate in veste stringata, prevalentemente acustica (ma non solo), con l'aiuto di Sharde Thomas (batteria e piffero), Amy LaVere (contrabbasso), Charles Hodges (tastiere), Lillie Mae Rische (violino) e la partecipazione di qualche ospite non secondario.

L'idea del disco è nata dalla versione di Ain't No Grave, splendido gospel-blues scritto subito dopo la morte del padre, ricreato con l'aiuto di Mavis Staples e delle coriste Sharisse e Shontelle Norman. Le altre registrazioni sono state effettuate in momenti diversi, prevalentemente nello studio casalingo Zebra Ranch, senza una strategia precisa. Ma il risultato finale ha una sua logica e unitarietà, mettendo in luce la sensibilità e la bravura di Luther che alterna con sapienza l'uso dell'acustica, dell'elettrica e della slide, risultando solo un po' monocorde in alcune interpretazioni vocali. Nel primo volume le tracce più incisive mi sembrano l'iniziale Hurry Up Sunrise che rivela le doti vocali di Sharde Thomas (nel solco della tradizione del nonno Othar Turner, maestro di fife and drums), la morbida Up Over Yonder con la voce di JJ Grey e la preziosa slide di Jason Isbell, Mean Ol' Wind Died Down arrangiata in modo sobrio con slide, piffero e percussioni e Let It Roll con un organo e dei cori gospel da brividi. Nel secondo spiccano la versione strumentale di Horseshoe, il country blues Highwater, il folk Ol' Cannonball e l'hill country blues di Shake (Yo Mama), da sempre nel repertorio dei NMA, con il banjo di Jimbo Mathus e la chitarra di Alvin Hart.

Dopo l'intimo Hambone's Meditation e il più ritmato Rock'n Roll Blues, questo Blues & Ballads mi sembra il disco solista più maturo ed equilibrato del percorso solista di Luther, uno dei musicisti più interessanti e rigorosi del panorama contemporaneo.


    


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