Potremmo forse definire il rodigino Matt Waldon
un habitué ormai delle nostre pagine, fin dai tempi ormai non più recentissimi
degli esordi con i Minigntown, e poi con i suoi album solisti. A seguito
dell’uscita di Grow
Up, album che nel 2017 aveva confermato la progressiva crescita
già evidenziata da October (a cui aveva collaborato anche il
chitarrista Kevin Salem, coinvolto anche in questa occasione per il
solo di chitarra della title-track), aveva deciso di prendersi una pausa
discografica, prima che i tetri tempi del lockdown gli abbiano ridato
linfa vitale e l’energia per richiudersi in uno studio.
E non è mai troppo tardi per tornare sulla strada, come suggerisce il
titolo del nuovo album Not Too Late, se poi lo si fa con
la giusta convinzione. Boy, infatti,
apre il disco tra chitarre acide e un tono decisamente più duro del
suo solito, vuoi anche perché nell’occasione Matt si mette nei panni
di una donna insoddisfatta del proprio immaturo compagno di vita. I
toni alla Ryan Adams che più gli sono abituali e congeniali tornano
in Never Alone, una solitaria car-song,
o nelle più ruvide Not Too late e Come To Me. Non mancano
echi di Neil Young in Black Hole, mentre la ballata Remind
Me è un dialogo romantico con amori del passato. Più dura e decisamente
anni 90 nel sound Hands, brano che
alza i toni prima di un finale invece introspettivo e disilluso, con
brani che cercano lo spirito di Townes Van Zandt come Raining e A
Place To Fall, prima della leggera infatuazione per una sconosciuta
di passaggio che anima la delicata Wildflower, canzone che chiude
un disco maturo e da vero cantautore d’altri tempi, in cui le radici
musicali di Waldon cominciano sempre più a confondersi con una espressione
propria e riconoscibile.
I tributi che paga in termini di debiti artistici sono voluti e per
giunta emotivamente forti, come è il caso di Oh
Neal, dedicata allo scomparso Neal Casal, di cui Matt è stato
sempre grande estimatore. E anche la scelta di far uscire l’album in
formato fisico più di un mese prima di renderlo disponibile in streaming
testimonia l’appartenenza ad una filosofia che ci sentiamo romanticamente
di sostenere.