File
under: folk rock, canzone d'autore
di Fabio Cerbone
Prosegue con una certa coerenza il percorso musicale di
Massimo Valli, cantautore di Mestre che aveva messo chitarra in spalla
e canzoni sulla strada superati abbondantemente i quarant'anni, debuttando nel
2011 con Altri Tempi.
L'impressione di una forte coesione tematica e musicale arriva anche dalla conferma
della produzione insieme a Simone Chivilò, chitarrista già apprezzato per il suo
lavoro di spalla a numerosi artisti folk americani, ma soprattutto partner artistico
nella band di Massimo Bubola. Ed è esattamente il nome dell'autore veronese che
ritorna come un ombra su molte delle canzoni di Note a margine,
impronta stilistica che vive sia nel modo di comporre di Valli, un folk rock che
unisce tradizione d'autore e melodia italiana (spesso ribadita dall'uso della
fisarmonica), radici rock tra Dylan e Young, e persino qualche gradevole brezza
irish (il whistles di Mauro Martello che introduce Ecco vedi), sia in certi
simbolismi delle liriche, che non esitano a sfiorare immagini bibliche (La
visione di Giobbe), scampoli di poesia e opposizione (Lettera
da una trincea), così come sentimenti declinati secondo una schietta
personalità (Deserteautostrade, Non lasciarmi
lì). Ci sono dunque idee e ascendenze interessanti sparse lungo il
disco, purtroppo spesso solo abbozzate in uno stile troppo prevedibile, dai colori
folk accennati in precedenza a qualche tentativo elettrico più deciso (Non
calpestare le aiuole, tuttavia la più debole per arrangiamento e produzione)
fino ad una Nient'altro a cui pensare che
viaggia spedita a cavallo tra country e nuovamente profumi d'Irlanda, facendo
affiorare il pensiero dei Gang di Storie d'Italia (dove, guarda caso, Bubola era
coinvolto). Quello che manca alle composizioni di Massimo Valli per uscire dalle
strette di una evidente dipendenza di ispirazione è una voce più sicura, che affronti
le insidie, le curve e tutti i giochi della lingua italiana e riesca ad evitare
una certa monotonia di fondo, quel trascinarsi a volte con cadenze troppo marcate.