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J.
Sintoni Recupero
doveroso quello di A Better Man, secondo album di J. Sintoni,
uscito già nel 2012. Chitarrista blues sulla piazza da più di quindici anni e
solitamente più apprezzato all'estero che in patria, il cesenate Emanuele Sintoni
lo abbiamo scoperto e apprezzato grazie al recente (e davvero soddisfacente) tour
in duo con Grayson Capps, artista da sempre a noi caro, con cui da anni condivide
amicizia e collaborazioni. Già titolare di un disco d'esordio del 2007 (The Red
Suit) che ha avuto buoni riscontri in Europa, Sintoni scrive e produce interamente
questi dieci brani di decisa matrice electric-blues (solo Lady is a Carpenter
è stata scritta a due mani con Joe Cottonwood), basati su un sound da power-trio
decisamente hendrixiano (Don't Wanna Be Nice
potrebbe essere rivenduta come nuova dimenticata outtake di Jimi) o ancor più
"à la Stevie Ray Vaughan" (e non ci vuole molto a scriverlo quando l'ultima traccia
del disco s'intitola Song For Stevie & Jimi).
I suoi Experience (o Double Trouble) si chiamano Andrea Taravelli (basso) e Carmine
Bloisi (batteria), mentre in un paio di occasioni si aggiunge anche il Fender
Rhodes di Andrea Spadaro. Blues incentrato sulla chitarra (due strumentali), ma
anche con la dovuta attenzione alla scrittura (belle anche The
Wish e Get Down) e poche concessioni
ai gigionamenti tipici del genere, tanto che la sua presenza al fianco di Capps
è stata sempre discreta e misurata. L'esperienza con Grayson si sente eccome in
brani come Consequence (qualcosa dalle parti
di Rainy Night in Georgia del maestro Tony Joe White), per il resto si va sul
sicuro con blues lenti (Love Should Never Lose) o brani da manuale come
la title-track. Consigliato a tutti i blues-lovers incalliti. |