Con
There Will Be a Light, Ben Harper arriva
finalmente ad incidere un intero disco di gospel e lo fa con una vera
e propria istituzione di questa musica: i Blind Boys of Alabama.
Non che questo possa destare eccessiva meraviglia dato che negli ultimi
anni le frequentazioni reciproche, fra gli artisti in questione, sono
state parecchie, rimane comunque il fatto che There Will Be a Light segna
contemporaneamente un punto d'arrivo e di ritorno per Ben Harper. L'arrivo
ad un suono a lungo cercato, più volte accennato nei lavori precedenti
ma mai abbracciato completamente ma anche il ritorno alle atmosfere profondamente
intime e spirituali del disco d'esordio: Welcome to the Cruel World. Registrato
in otto giorni, There Will Be a Light è costruito su una serie di soul
- gospel che Ben teneva nel cassetto da un po', a dimostrazione del fatto
che la passione arriva da lontano, ci sono poi un traditional, Mother
Pray, e due cover sensazionali: Satisfied Mind (Rhodes/ Hayes)
e Well Well Well (Dylan/ O'Keefee). Ciò detto, è altrettanto vero
che la bontà delle composizioni si traduce in una resa perfetta grazie
alla carica interpretativa unica dei Blind Boys of Alabama da un lato
e dall'altro alle calibrate e sobrie esecuzioni degli Innocent Criminals,
a cui appartiene oramai anche la strepitosa classe chitarristica di Marc
Ford (ex Black Crowes). Un suono centellinato, evocativo ed essenziale,
splendidamente "al servizio" delle voci espressive di Ben e dei Blind
Boys, ed è una scelta che andava assolutamente fatta, perché è proprio
così che la bellezza accorata di pezzi come There Will Be a Light
o Picture of Jesus può realmente splendere in una scintilla in
grado di incendiare gli angoli segreti dell'anima. Una musica quella di
There Will Be a Light che parla la lingua del Sud, fatta di preghiere
e invocazioni, intrisa di un messaggio di speranza che racconta il viaggio
alla ricerca di Dio, e basta sentire e leggere le parole di Satisfied
Mind per rendersene conto. La voce di Ben Harper e dei Blind Boys è più
che mai la voce del popolo di colore, arriva da lontano ed è come se le
canzoni di questo disco straordinario portassero tutto il peso della storia,
di una fede incrollabile, di una devozione profonda che cresce nel canto
e si fa terra e sangue, vita e morte: There Will Be a Light è un fuoco
sacro, un amore così forte da asciugare tutte le lacrime versate dall'uomo.
Non ha senso, per una volta, spendere parole per cercare di raccontare
qualcosa che va ascoltato ad occhi chiusi lasciando semplicemente che
la bellezza della musica fluisca nel corpo e nell'anima di ognuno raccontando
la sua storia.
(Matteo Strukul)
www.benharper.net
www.blindboys.com
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