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King
Clarentz
Day
of the Supermodel
[Super Sweet Records 2008]
Fuorviante la copertina "pop art" di questo nuovo lavoro del chitarrista
Clarence Brewer, noto come King Clarentz, conosciuto attraverso
il suo bel esordio di quasi dieci anni fa. Quel lavoro, oltre ad avere
una copertina più intrigante, poneva meritate attenzioni su questo misterioso
artista di Springfield (Missouri). Un album trainato dalla forza espressiva
e persistente di Bed Spring Boogie, un gran brano che riascolteresti in
modo infantile mille volte di seguito. Day Of The Supermodel non
smentisce le attese e, seppur a distanza di tempo, ci riporta le medesime
emozioni, solo sminuite in termini di novità, ma non di qualità, che resta
ancora alta in ogni punto del lavoro. All'interno del cd ci ritroviamo
come al solito poche note e un innocuo fumetto, che riprende il tema del
disegno della copertina e su cui è preferibile sorvolare.
Clarence Brewer, classe '61, non è solo un talentuoso musicista di blues,
ma anche un appassionato artista di sculture di metallo, passione che
pare primeggiare con la musica. Premesse per maneggiare con cura Day Of
The Supermodel ed entrare in confidenza con il blues di Clarence Brewer.
Il suono dai connotati singolari pesca nelle ramificazioni del delta blues,
quello sanguigno, aggiungendo in modo personale qualcosa all'eredità ritmica
di John Lee Hooker, a quella spigolosa di R.L.Burnside e all'inventiva
lirica di Kokomo Arnold, considerando ai margini tracce sparse di Screamin
Jay Hawkins. Pesa sulle spalle di Clarence Brewer l'attribuzione scomoda
della definizione di "Blues Punk", etichetta che sintetizza l'aspetto
energico delle sue sonorità, cariche di groove adrenalinico, e delle sue
trovate bizzarre, che in fondo rappresentano solo la chiave di lettura
di un blues moderno e mai convenzionale.
Tra le tracce presenti ritroviamo Death Letter
Blues e Pea Vine Whistle
(la migliore del lotto) proposte in incredibili e trascinanti riadattamenti,
e un gran numero di vigorosi brani autografi, con tematiche rivolte al
sesso (Cooking With Your Nightdress On),
morte (Lonesome Ghost) e politica
(New GOP), con chiari gli atteggiamenti
di protesta. Testi riportati integralmente sul sito della supersweetrecords.
Alla voce da baritono basso e ai colpi della chitarra, notevole alla slide,
del re Clarentz si aggiunge la solida sezione ritmica, composta dalla
batteria di Bobby Lloyd Hicks, già con Dave Alvin a Jonathan Richman,
e dal basso di Andrew Ribotto. Una formula indovinata, intrigante e piena
di ritmica, convincente in ogni brano, per un blues crudo, tosto, di difficile
reperibilità nell'attuale scenario afroamericano.
(Antonio Avalle)
www.supersweetrecords.com
www.myspace.com/kingclarentz
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