di
Fabio Cerbone (FC), Marco Denti (MD), Gianfranco Callieri (GC), Carlo Lancini
(CL), Matteo Strukul (MS), Davide Albini (DA), Eddie Spinazzi (ES) Dove
inizia l'avventura del rock delle radici? In quale preciso istante si colloca
la scintilla, il "big bang" che ha generato un vero o presunto movimento,
dando vita a quelle ramificazioni che poi abbiamo imparato a chiamare roots rock,
no depression, alternative country, Americana e via discorrendo. Questo speciale
vorrebbe essere soltanto l'inizio di un lungo viaggio a ritroso nei decenni, qualcosa
che possa tracciare le linee guida di un certo modo di intendere e mischiare rock'n'roll
e roots music, secondo la visuale assolutamente "partigiana" e appassionata
che cerchiamo di seguire il più possibile sulle pagine di RootsHighway.
Perchè il rock'n'roll prima o poi ha sempre guardato indietro nella sua
storia: per cercare un appiglio, per trovare un senso alla sua fuga, in definitiva
per rigenerarsi. Chiariamo subito un dato essenziale, se non l'aveste già
intuito leggendo il titolo: questi non sono in assoluto i 100 dischi più
belli degli anni '90, non è insomma il tentativo, peraltro poco originale
diciamolo, di fotografare un decennio di rock...questa è piuttosto una
visione "parziale", che segue le ferree leggi autonome di RootsHighway.
Questi sono 100 dischi da Strade Blu, parafrasando un bellissimo romanzo
di William Least Heat-Moon, dove il colore blu indica sulla cartina strade più
o meno secondarie che creano l'ossatura di un'intera rete di comunicazioni. Dischi
rigorosamente "americani" e coinvolti - chi di striscio, chi totalmente
- nel rapporto con le radici del rock'n'roll. Sono un groviglio di alto e basso,
di autentici outsiders e campioni di prima grandezza, di band durate il brillare
di una cometa e colossi della canzone rock di tutti i tempi. Perchè
cominciare proprio dagli anni '90? Forse soltanto per affinità personali:
molti fra noi collaboratori sono cresciuti musicalmente in quel periodo, i dischi
che hanno ispirato la nascita di RootsHighway (roots rock, alternative country
e tutti i suoi derivati) sono cementati in quel decennio...il resto è arrivato
di conseguenza. Ma state certi che se il gioco ci prende la mano, non tarderemo
ad indagare quello che è stato prima e dopo. 100 dischi in rigoroso ordine
cronologico, nessun intento classicificatorio, solo la pura e semplice voglia
di riscopire (la vera beffa è che una buona fetta di questi lavori sono
ahi noi fuori catalogo...). Sotto ogni disco un suggerimento per eventuali approfondimenti
con lavori simili per atmosfere e/o intenti. Ultima annotazione: perchè
1990-1999 e non un più corretto matematicamente 1991-2000? Perchè
ce ne siamo accorti dopo, perchè altrimenti avremmo dovuto escludere un
paio di dischi che ci piacevano tanto...perchè volete sapere troppe cose!
(Fabio Cerbone)
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