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Tom Petty Wildflowers [Warner/ Reprise 1994] ![]() | |||
1. Wildflowers // 2. You Don't Know How It Feels // 3. Time To Move On // 4. You Wreck Me // 5. It's Good To Be King // 6. Only A Broken Heart // 7. Honey Bee // 8. Don't Fade On Me // 9. Hard On Me // 10. Cabin Down Below // 11. To Find A Friend // 12. A Higher Place // 13. House In The Woods // 14. Crawling Back To You // 15. Wake Up Time | ||||
Manca
la firma degli inseparabili Heartbreakers, ma è come se ci fossero, anche perchè
le presenze di Mike Campbell e Bemmonth Tench (oltre al compianto bassista Howie
Epstein) non sono affatto secondarie durante le sessioni di Wildflowers.
Di fatto però la seconda sortita solista di Tom Petty dopo Full Moon Fever
raccoglie un repertorio certamente più policromo e personale, esattamente lì dove
il folksinger si unisce al rocker di razza, oppure lo scrittore pop guarda alle
radici, mettendo così insieme i pezzi di un sound leggendario per tutto il suono
mainstream americano degli ultimi trent'anni. Anche questa volta è un produttore
(come avvenne con Jeff Lynne nel citato Full Moon Fever) a far germogliare un
irripetibile binomio artistico con il musicista della Florida. Rick Rubin però
corre nella direzione opposta: niente artifici pop (seppure la coda romantica
di Wake Up Time e della struggente, bellissima Crawling Back To You
ne evochino l'influenza) e molta sostanza roots, in un disco che esalta l'intimità
dell'interprete, catturando una dimensione persino rustica. L'alternarsi di ninne
nanne acustiche (dalla title track all'agrodolce To Find a Friend) e sferzate
rock dal sapore vintage (You Wreck Me e Honey Bee i due pugni da
capogiro) dipinge l'intera gamma del linguaggio di Petty, anima appassionata che
ha saputo sintetizzare in un colpo solo Creedence e Beatles, Stones e Beach Boys.
Dio lo abbia in gloria. (Fabio Cerbone) |
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