North Mississippi Allstars
Up and Rolling
[New West
2019]

nmallstars.com

File Under: Down in Mississippi

di Pie Cantoni (01/10/2019)

E’ una chiamata alle armi quella dei fratelli Dickinson. Dopo oltre vent’anni di carriera con i North Mississippi Allstars, li troviamo come sempre pronti a tenere alta la bandiera del loro miscuglio di blues, roots, boogie, rock con tanti amici pronti a supportare la loro personale "crociata", partendo ancora una volta dagli Zebra Ranch Studios di Independence, Mississippi. Come in tutti i dischi dei NMA, c’è una schiera di collaboratori vecchi e nuovi che prende parte alla festa e all’abbuffata di suoni, generi, jam, influssi, e che danno il loro prezioso contributo al risultato finale.

Call that Gone
apre le danze, con un ritmo che richiama gli africaneggianti "fife and drum"s, tutti incentrati sul gioco fra rullante e flauto. Cody qui ci fa vedere come nel suo sangue scorrano più sincopi, acciaccature e terzine che globuli rossi, mentre Shardé Thomas, che ha imparato dal nonno nonché maestro del fife, Otha Turner, intreccia perfettamente il suo flauto con il battito della batteria. La chitarra slide poi, che appoggia su un basso pulsante, è quanto di meglio Luther ci possa offrire. Come inizio è un vero e proprio risveglio, come se i North Mississippi Allstars volessero dirci che, dopo alcuni dischi incerti, sono ancora lì e che il buon sangue (di papà Jim Dickinson) non mente. La seconda traccia e title track, Up and Rolling, ha invece l’incedere indolente e rilassato del sud degli Stati Uniti. La dolce voce di Shardé predomina su quella di Luther (dopo il bellissimo capitolo solista di Solstice, di recente pubblicazione, forse ha capito che un supporto vocale era quantomeno necessario), mentre elencano una lista interessante di quali sostanze, nella loro gioventù spensierata, si potevano trovare nel Mississippi. L’assolo di chitarra, che interagisce con il piano elettrico, è intriso di r&b e la canzone suona leggera e flautata come se alla sei corde ci fosse Curtis Mayfield.

Come accade spesso nei dischi dei North Mississippi Allstars, gli ospiti di peso non mancano. Qui fa la sua comparsa Mavis Staples, che migliora col passare del tempo, in What you Gonna Do (tratta da Freedom Highway del 1965 degli Staple Singers). Ma sono presenti anche Jason Isbell e Dickey Betts nel boogie di Mean Old World (originariamente registrata da Jim Dickinson con Duane Allman ed Eric Clapton durante le sessions di Layla, in questa versione i NMA ci mettono un fantastico cambio di tempo nella coda strumentale) e il pard, Cedric Burnside, in un paio di canzoni, Out on the Road e Take my Hand. Ci sono anche brani che richiamano gli inizi dell’epopea dei fratelli Dickinson, come Peaches (scritta dal mentore R.L. Burnside), o il roccioso riff di Bump that Mother, ad indicare che l’età li ha fatti maturare ma non ha cambiato la loro natura.

Ventitré anni infatti sono passati dagli inizi, non tutta la produzione dei North Mississippi Allstars (o dei vari side project) è stata sempre all’altezza, ma i due fratelli Dickinson restano delle macchine da blues, pronti a farci ballare al ritmo dei loro boogie, capaci di farci veleggiare sui ritmi laid back di un brano Tulsa-style, e a farci smarrire dentro psichedeliche jam senza fine. Al pari delle acque del Mississippi che li circonda, speriamo che la loro musica continui a scorrere fresca e libera come in questo disco.

* Giovedì 17/10, North Mississippi Allstars live, Spazio Teatro 89, Milano - www.spazioteatro89.org


    


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