Superati
i festeggiamenti per il ventennale, traguardo inimmaginabile per una band nata
come side-project e lasciate da parte, per il momento, le avventure soliste, i
Gov't Mule sono tornati in studio a tre anni di distanza da Shout,
un disco controverso e coraggioso per la presenza di numerosi ospiti e di doppie
versioni di ogni brano. Revolution Come…Revolution Go si riallaccia
maggiormente a By A Thread del 2009, spaziando dal blues alla jam psichedelica,
inserendo le consuete magnetiche ballate e aggiungendo una dose maggiore di soul
e rhythm and blues che potrebbe essere una conseguenza dell'esperienza solista
del leader Warren Haynes.
Il disco, influenzato nei testi dalle elezioni
americane e dalla situazione del paese, registrato principalmente a Austin con
la supervisione di Gordie Johnson, a parte un paio di brani prodotti da Don Was
e qualche altro dal solo Haynes, si inserisce alla perfezione nel solco dei Muli
del nuovo millennio, sebbene l'inizio ci riporti al suono del trio originale con
Allen Woody al basso. Stone Cold Rage è un
brano robusto e pesante, aderente ad un testo che racconta lo sconcerto e la rabbia
di un mondo difficile da capire e da accettare, Drawn That Way un hard
rock con un riff degno degli Ac/Dc che si apre in un brillante assolo conclusivo,
Pressure Under Fire un mid-tempo solido che ricorda un po' Banks Of The
Deep End, con una chitarra fluida e calibrata. Le influenze dei dischi solisti
di Warren sono evidenti in The Man I Want To Be,
ballata soul sulla difficoltà di vivere lontano dagli affetti famigliari e nella
cantautorale Traveling Tune, deliziosa traccia che ondeggia tra country
e sapori allmaniani.
Il fulcro dell'album è rappresentato dalla cupa e
drammatica Thorns Of Life, tra cambi di ritmo
e accenti psichedelici e dalla superba Dreams & Songs,
uno dei due brani prodotti con Don Was, intima e malinconica, interpretata
alla perfezione dalle tonalità soul di Haynes aiutato da un paio di coriste. Sarah
Surrender è un errebi innocuo che appare un po' superfluo (vista anche la
durata del disco), ma la title track rimette le cose a posto con un testo politicamente
polemico, la sezione ritmica cadenzata e una jam jazzata con spazi solisti per
chitarra e tastiere. Si prosegue con il rock bluesato di Burning Point
nel quale si sente l'apporto dell'ospite Jimmy Vaughan e con la classica
ballata Easy Times venata di gospel, con una
chitarra dai toni epici.
In chiusura una monumentale ripresa di Dark
Was The Night, Cold Was The Ground di Blind Willie Johnson con un testo
aggiunto di Warren Haynes e un approccio musicale poderoso e minaccioso di matrice
led zeppeliniana. L'edizione deluxe aggiunge un secondo disco con tre brani inediti
e tre versioni alternate (nel doppio vinile si possono scaricare con una card).
La ballata Outside Myself sognante e misteriosa, è degna delle dodici tracce
dell'album, la versione alternata di Dark Was The Night ha un diverso uso
del piano e delle voci, mentre quella della title track è caratterizzata dalla
presenza della tromba di Danny Louis che duetta con la chitarra nella sezione
strumentale.
Revolution Come…Revolution Go è un altro tassello di un'avventura
iniziata per caso nel '94 e proseguita nonostante il dolore della perdita di Allen
Woody nel 2000, che conferma i Gov't Mule come una delle poche band di rock tradizionale
integre e vitali. Forse la loro rivoluzione consiste proprio in questo: riuscire
a portare avanti una tradizione senza stravolgerla, con rispetto per il proprio
ruolo e per il pubblico che continua a seguirli con immutata passione.