Nato
a Lubbock nel '40, DelbertMcClinton ha vissuto a Fort Worth nell'adolescenza,
iniziando la carriera musicale come armonicista e chitarrista di una bar-band
che ha accompagnato molti bluesman di colore, prima di diventare l'armonicista
del cantante Bruce Channel, con il quale ha avuto un grande hit nel '62 (Hey Babe).
La sua carriera è decollata nei primi anni settanta dopo il trasferimento a Los
Angeles. In coppia con Glen Clark ha inciso due dischi tra country e soul poi,
spostatosi a Nashville, ha esordito da solista con Victim Of Life's Circumstances
(Abc '75). I momenti di maggiore popolarità sono legati a The Jealous Kind (Capitol
'80) con il singolo Giving It Up For Your Love, ai dischi incisi a cavallo
del nuovo millennio per la New West, a un paio di duetti del '91 con Bonnie Raitt
(Good Man, Good Woman, premiato con un Grammy) e Tanya Tucker, nonché alle
numerose covers dei suoi brani in ambito country e blues.
Superato il
traguardo dei 75 anni, dopo avere accantonato un difficile momento di salute per
un infarto, McClinton continua a suonare con regolarità, ogni anno organizza una
crociera musicale e finalmente si è concesso il lusso di registrare un album che
aveva in testa da parecchio tempo, ennesima prova della sua versatilità. Prick
Of The Litter è un omaggio al lato romantico e morbido dell'artista e
a cantanti come Nat King Cole e Johnny Mercer. Un disco che viaggia tra jazz e
rhythm and blues, con qualche incursione nel blues e nel funky, atmosfere notturne
e rilassate, testi romantici e intimi. In questo contesto spiccano la voce blandamente
arrochita e i raffinati arrangiamenti dei Self-Made Men, la band formata
da Kevin McKendree (piano e organo), Mike Joyce (basso), Jack Bruno (batteria),
Bob Britt (chitarra), coautori di numerose tracce del disco, con l'aggiunta di
Quentin Ware alla tromba. La prima parte di Prick Of The Litter è la più varia,
alternando l'errebi Don't Do It con i fiati
in ritmica, il contributo vocale di Lou Ann Barton e il brillante assolo di chitarra
di Jimmy Vaughan alla notturna Doin' What You Do
che sembra uscire da un vinile degli Steely Dan, alla ballata country Middle
Of Nowhere con un falsetto che ricorda gli Eagles più leggeri e all'energica
Skip Chaser, rock blues robusto composto con il vecchio amico e collaboratore
Glen Clark.
Nella parte centrale si susseguono tracce jazzate e romantiche
quali la pianistica San Miguel, il blues swingato Pulling The Strings,
la notturna Like Lovin' Used To Be e la cover
di Jones For You, omaggio a Louis Armstrong
nel modo di cantare e nell'uso della tromba. Unica eccezione il funky Neva
che sembra un po' fuori contesto. Anche il finale ribadisce gli accenti jazzati
con una riuscita cover di The Hunt Is On (Percy
Mayfield) con piano, organo e la chitarra di Jimmy Vaughan in evidenza,
l'intima Bad Haircut e la rilassata ballata Rosy che chiude un disco
breve e compatto, da ascoltare preferibilmente davanti a un caminetto acceso e
in buona compagnia.