Richard Lindgren
Malmostoso
[Rootsy/ IRD
2016]

www.rootsy.nu

File Under: cowboy from sweden

di Pie Cantoni (12/12/2016)

Per uno della "bassa" padana, malmostoso è un termine familiare, quotidiano. Difficile spiegarlo a chi non è lombardo. Se si cerca il significato sulla Treccani viene definito come sinonimo di scorbutico, scontroso, musone, ma è molto limitante. Ricercando il significato etimologico della parola, si scopre che è "mal mostoso", che fa poco mosto, sugo, forse anche che "lega" poco. E allora ci si avvicina di più al significato che ogni buon lumbard dà a questo aggettivo. Dato ciò, ci domandiamo cosa può aver capito uno svedese come Richard Lindgren del significato dell'aggettivo, appreso solamente dopo una lunga permanenza nella "bassa", frequentando Pavia, Jimmy Ragazzon e i Mandolin' Brothers.

Malmostoso è il titolo del suo nuovo disco, registrato e concepito nella pianura padana, fra le nebbie e le risaie di Pavia. Il primo abboccamento con il nostro paese era iniziato qualche anno fa, quando il cantautore svedese venne in Italia per un tour e da quelle impressioni fu scritto il brano "Sundown On A Lemon Tree", ma evidentemente non aveva soddisfatto appieno il desiderio di immergersi nelle atmosfere del belpaese. Nasce quindi così il decimo disco di Richard Lindgren, accompagnato da musicisti italiani, fra tutti buona parte dei Mandolin', in una generale atmosfera di rilassatezza folk ma anche di sagra paesana, un po' come lo spirito delle nostre piccole città isolate da chilometri di campi, nebbie e fiumi, dove ci si diverte con poco e dove ogni calda sera d'estate è motivo di festa. Undici pezzi in tutto, dove ciascuno rappresenta un piccolo microcosmo.

Dall'organo di Dunce's Cap con le chitarre roccheggianti, alla ballata di Let's Go To Como, Baby che assume quasi toni epici con il violino a fare da protagonista, Lonesome Giacomo che racconta di storie di vita e delle prime avventure, il rock più sudista di Ragazzon Blues dove ovviamente l'armonica di Jimmy Ragazzon si fa ben sentire. Più sospesa ed ariosa Merrion Row, la successiva Evil Love invece è quasi un lento anni '50 che sa giocare molto bene con le melodie, mentre si torna sul folk più classico con Bluesy Moss. Molto bello l'arpeggio di chitarra di St Vincent's Blues, che passa poi ad un incedere bluegrass, in Trouble in the Garden è invece la fisarmonica di Riccardo Maccabruni a dare colore al brano, e il tutto si conclude con il saluto all'Italia attraverso la sarabanda finale su tre quarti di Addio a Pavia (sebbene l'improbabile pronuncia di Lindgren la faccia somigliare più ad "Agio a Pavia", dandole una patina involontariamente comica).

Nelle note del disco si dice che malmostoso non fa riferimento alla città natale Malmo (....) ma ad un aggettivo italiano che vuol dire "triste e uggioso". Non è esattamente questo, ma accontentiamoci, non dev'essere facile per uno svedese adattarsi alle sottigliezze e alle sfaccettature della nostra grande Pianura.


    


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