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Americana, folk rock di
Marco Restelli (31/03/2015)
Sono passati tre anni dall'uscita dell'ultimo disco di Amy Speace (How
to Sleep in a Stormy Boat) che, come tentai allora di raccontarvi su
queste stesse pagine, mi colpì molto per la sua efficacia espressiva ispirata
alle poesie di Shakespeare, per le sue melodie e, ovviamente, per la splendida
voce di questa cantautrice di Baltimora, trapiantata ormai stabilmente a Nashville.
In questo nuovo That Kind of Girl, gli ingredienti utilizzati fortunatamente
non sono diversi, anche se lo sfondo è radicalmente mutato e manca il citato "approccio
concept" del predecessore. Dietro la consolle è stato confermato Neilson Hubbard
- tra l'altro coautore con la stessa Space di un paio di brani fra i più belli
del cd - che ha saputo arricchire al meglio i dodici pezzi presenti in scaletta,
con gusto e senza mai esagerare nella produzione.
Entrando più nel merito
dei singoli episodi, direi che l'album comincia subito bene con un'interessante
e malinconica Nothing Good Can Come From This,
dall'andamento dinoccolato e un po' jazzy (à la Norah Jones prima maniera, tanto
per intenderci). Il testo suonerà maledettamente realistico per tutti coloro che
finiranno con l'immedesimarsi nell'incapacità di frenarsi davanti a una nuova
avventura d'amore, pur essendo ben consapevoli che ci sarà molto da soffrire…
e così, come sempre, ci cascheranno, ancora e ancora. Bellissime a mio avviso
anche la romantica Come Pick Me Up - con pedal
steel e violino mozzafiato - nella quale l'autrice consegna il suo futuro completamente
alla volontà dell'amato, e la radiofonica Better than This, dal ritmo decisamente
più incalzante, dove al contrario della precedente la protagonista sembra ben
ferma a non perdere tempo di fronte all'indecisione dei sentimenti altrui. Trattasi,
a dire il vero, di un mero aperitivo perché il resto del disco contiene molto
altro materiale di ottima qualità, in particolare alcune ballate. Fra queste spiccano
la struggente title track, dominata dal pianoforte e nuovamente dalla steel guitar
di Carl Broemel, la dolcissima One Man's Love
(scritta insieme a una come Beth Nielsen Chapman, che sa bene come emozionare
con la propria musica) e l'intensa Raincoat (memoria dolceamara di un amore
finito: you were my raincoat, now you're the rain).
Notevole, senza
dubbio, anche il bellissimo brano scelto per la chiusura: Epilogue
(I Don't Know How to Stop Loving You). Qui è una cullante chitarra
acustica a sostenere la trama della storia di una donna che, nel raccontare la
sua vita, ricorda il significativo incontro con un uomo, nel sud della California,
che proprio non riesce a dimenticare. In fondo al suo cuore, però, c'è ancora
la speranza, in qualche modo, che anche lui la stia ancora pensando (maybe
somewhere near the ocean you're thinking of me). Romantica. Tirando le somme,
quindi, il giudizio finale su That Kind of Girl è assolutamente
positivo, tanto che mi sento di affermare serenamente che rappresenta, fino ad
oggi, la migliore prova nella carriera artistica di Amy Speace, già di ottimo
livello. Ascoltare per credere.