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folk duo di
Emilio Mera (17/05/2012)
Dato
che ormai viviamo in un mondo mediatico, qualsiasi cosa che sia "Glamour" deve
per forza fare "Rumore", deve essere qualcosa di innovativo che cambi le regole
in gioco. Spesso nel mondo della musica quello che non fa molto rumore è quello
che offre la migliore ricompensa all'ascoltatore, come questo esordio del duo
folk Jenn Rawling & Basho Parks. I due, compagni anche nella vita, non
sono forse i tipi di artisti che fanno mainstream o che si possono ascoltare alla
radio e sicuramente Take The Air non vi cambierà la vita e non cambierà
nemmeno la storia della musica, ma certamente ve la renderà migliore in tutti
i sensi.
Atmosfere surreali e magiche legate all'amore per la natura incontaminata,
costruite sulla voce pastorale di Jennifer e sulle melodie ancestrali di violino,
viola e banjo di Basho. Proveniente dalle colline del NorthWest, proprio accanto
all'Oceano Pacifico, il duo evoca confronti con il passato (Ian & Sylvia) e con
il presente (Gillian Welch e David Rawlings, che quasi hanno in comune anche il
cognome) con un suono acustico che trova le sue radici nella musica popolare americana,
nel British folk dei Fairport Convention e nelle melodie sognanti e strumentali
dei Rachel's. Lui, Basho nato in una famiglia di hippie radicali del Colorado,
ha suonato un po' tutti i generi musicali dal punk al bluegrass, dal country fino
alla chamber music; Lei invece, nativa del Wisconsin, è una songwriter amante
dell'American Folk, delle old time ballads e del country tradizionale. Passando
diverse estati in cima a una torretta di avvistamento nelle foreste del Monutains
Hood, Jenn ha passato ore e ore in completo isolamento a stretto contatto con
la natura scrivendo tutti i testi dei brani contenuti nella raccolta: " Mi sono
ispirata alla natura, alle sue stagioni e queste sono le mie Love Song dedicate
alla luna e alle stelle", ballate dedicate ai fiori come la melanconica Wallflowerness,
ai laghi come l'irresistibile Big Old Lake.
La voce della Rawling può ricordare quella di Beth Orton e Alela Diane
mentre le geometrie acustiche di Basho prendono spunto dalla tradizione delle
String band, dal bluegrass e in parte anche dalla musica classica. Registrato
e coprodotto da Skyler Norwood (Blind Pilot, Horse Feathers), Take the Air vede
anche la partecipazione di William Joersz al basso, Matt Berger alle percussioni
(Laura Gibson) e Joel Ricci ai fiati. Le referenze all'amore per la natura incontaminata
è evidente sia nei testi scritti da Jenn, sia nei suoni creati dal compagno Basho.
Basta ascoltare ballate senza tempo come Whistle Bird
con quei cori femminili o la notturna Lonely
Owl con l'intensa vocalità di Jenn o la melanconica Tidal
per rendersene conto. Ma più che un singolo brano è l'intero mood dell'album a
trascinarti in un vortice di forti emozioni, a volte melanconiche, a volte tristi
ma sempre rilassate e costruite sulla sinergia che i due riescono a sprigionare
attraverso le loro note. La loro musica potrebbe suonare una musica ripetitiva
e leggera come il vento di primavera ai primi ascolti, ma risentito più volte
Take The Air cresce d'intensità e bellezza. Respirate a pieni polmoni
la nuova aria proveniente dai venti e dai suoni creati dal duo Rawling Parks.