File Under:canadian pop-rock di
Paolo Baiotti (01/09/2012)
Con
venticinque anni di carriera alle spalle non credo che si possa definire Jason
Plumb un artista emergente. Già leader dei Waltons e vincitore di un Juno
Award (i Grammy canadesi), autore e compositore in equilibrio tra rock e pop,
non ha forse raggiunto il grande successo, ma ha sicuramente trovato molti amici
sulla sua strada. Lo si vede dalle partecipazioni in All Is More Than Both:
un paio di Barenaked Ladies, Alex Lifeson prestigiosa chitarra dei Rush, la cantautrice
Serena Ryder, ex compagni dei Waltons e poi la sua attuale band, i Willing,
un terzetto (basso, chitarra e batteria) molto compatto che accompagna il leader,
impegnato alla voce solista, chitarra acustica, armonica e piano. In cabina di
regia l'esperto Michael Phillip Wojewoda, già premiato per dischi con Barenaked
Ladies e Great Big Sea, che ha utilizzato solo materiale analogico nei nuovi Revolution
Recordings Studios di Toronto, costruiti basandosi sui mitico studi di Abbey Road.
Nel corso della sua carriera Jason ha sempre cercato di comporre musica
accessibile, fondamentalmente pop, ispirato da maestri come Elton John e Cat Stevens.
Questo nuovo album esce in un momento particolare, tra la fine di un matrimonio,
il consolidamento di una nuova relazione e la nascita di un figlio; la serenità
ritrovata influenza i testi, che esprimono una calma ed una visione della vita
ottimista e positiva. Quanto alla musica l'autore ha voluto scrivere brani ritmati,
allegri, semplici, arrangiati in modo essenziale, un po' in contrasto con quelli
del precedente Beauty In This World, pieno di ballate con arrangiamenti più studiati
e con una sezione di archi. E c'è riuscito, almeno in parte, perchè All Is More
Than Both è un disco che rilassa, cantato con grande scioltezza, pieno di canzoni
dinamiche con un bel suono di chitarra, meno semplice di quanto sembri ad un primo
ascolto, limitato da una scrittura solo a tratti di prima categoria.
L'iniziale
First Time è un pop venato da una chitarra rock con una melodia immediata
ed un'interpretazione vocale duttile (tra una tonalità melodica ed un accenno
di falsetto); Losin' è un rock ritmato nel
quale spiccano il suono caratteristico della chitarra di Alex Lifeson e la voce
di Ed Robertson delle Barenaked Ladies, mentre What You
Live ha un'intro di sax e una ritmica spezzata che ricorda Police e
Men At Work L'avvolgente Alone With You con
Serena Ryder è un po' scontata, come la ballata intimista Hold
On con gli archi...carina ma zuccherosa. Nella parte centrale il rock
poco ispirato di All By Myself e la più complessa
On A Chain precedono l'ottima Falling Star,
ballata orchestrale di impronta britannica con gli archi dei Broken Heart Strings,
nella quale Jason canta un po' alla Cat Stevens e la melodica Under A Gun.
Si chiude con il fluido mid-tempo Sweet Misery e
con la trascinante Naturally, ritmata e radiofonica.
Tutto sommato un buon disco estivo, ma non so se la prossima estate verrà voglia
di rimetterlo nel lettore.