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Luke Winslow-King
Flash-A-Magic
[Bloodshot records 2024]

Sulla rete: lukewinslowking.com

File Under: bluesy americana


di Pie Cantoni (17/09/2024)

Luke Winslow-King, anche se originario di Cadillac, Michigan, bazzica ormai l’Italia da anni, non solo per la sua amicizia con il mago della slide Roberto Luti, ma anche perché questo suo ultimo lavoro, intitolato Flash-A-Magic, è stato per metà registrato in Toscana. Terra che il ragazzone americano (incontrato di persona, decisamente “americano” come stazza) mostra apertamente di apprezzare, insieme ovviamente alla sua città di adozione, New Orleans, che senza dubbio gli ha insegnato a mescolare le influenze musicali e a trovare la sua voce.

Dal blues al folk, dal rock allo swing, Winslow-King si muove con sicurezza in queste acque, nel cuore nero dell’America, nella parte più traditional del vasto panorama musicale degli States. Il nostro Luke ha pubblicato sette album da solista e ha condiviso il palco con artisti come Jack White, Taj Mahal, Rosanne Cash e molti altri. La sua canzone originale Everlasting Arms è stata suonata dal compianto Dr. John nella serie Playing for Change ‘Songs Around the World’ su YouTube. Flash-A-Magic è dunque il suo ottavo album completo, registrato come detto in Toscana e completato a Memphis, TN, ed è un’evoluzione del suo suono e del suo songwriting rispetto ai lavori precedenti. Solo nove brani nella scaletta del disco, da Everywhere You Go, There You Are che spiazza, più Black Keys rispetto a quello a cui siamo abituati da LWK, ma la title track Flash-A-Magic riporta già su terreni più familiari, anche se non convince a pieno.

King ci porta poi sulle colline del Mississippi con If I Were You, blues martellante e ripetitivo con una chitarra a fare da bordone per l’intero pezzo e organo in bella mostra. Black Eyed Gypsy ha quasi un incedere caraibico, vira molto sul pop melodico, anche se di classe. Peaches è a metà tra musica africana e un blues alla Burnside, pezzo più riuscito del disco, anche con una cavalcata strumentale con slide (di Luti?) in evidenza. Si va poi dal blues più classico di Ave (Steel Rail Angel) e Best Be Leavin’, alle ballatone soul di How Could I Forget e Good Morning, che però chiudono il disco senza lasciare tracce particolarmente significative dietro di sé.

Assieme a Luke Winslow-King e al già citato Luti alla chitarra sono presenti il Rev. Charles Hodges (Al Green) e gli artisti di casa Fat Possum, The Sensational Barnes Brothers. Il cantautore americano dice del nuovo disco: "Piuttosto che approcciare le canzoni e gli arrangiamenti come avevamo fatto in passato, abbiamo deciso di lasciare che le canzoni respirassero e si rivelassero a noi; promuovendo elementi di sincronicità, serendipità e spontaneità [...] Credo che questo approccio rivitalizzato ci abbia portato a qualcosa di fresco, eccitante e nuovo." Quali che fossero le sue intenzioni, sicuramente si tratta di un lavoro interessante da parte di LWK, un'evoluzione della sua carriera che gli fa sperimentare nuove sonorità, a scapito in parte delle canzoni che risultano meno azzeccate, meno accattivanti e forse meno complete che in passato. Può essere che sia solo un punto di passaggio nel percorso artistico di Winslow-King verso nuove forme di espressione; lo scopriremo al prossimo capitolo della sua discografia.


    


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