The Commoners, band canadese a metà strada
tra gli Allman Brothers e i Black Crowes, sulle scene da circa un decennio,
pubblicano agli inizi di luglio il terzo disco Restless
con l’etichetta Gypsy Soul Records. La matrice è tutta southern: chitarre
slide, hammond a profusione e cori in bella mostra rimandano ai primi
dischi dei fratelli Robinson (ovvia influenza) ma anche agli Stones più
stradaioli e “americani”, ai già citati Allman e in generale a quel “mondo”
sonoro.
La band è composta da Chris Medhurst (voce e chitarra ritmica), Ross Hayes
Citrullo (chitarra solista), Ben Spiller (basso), Adam Cannon (batteria),
Miles Evans-Branagh (organo e piano) con l’aggiunta di Chantal Williams,
Nicky Lawrence e Sandra Bouza ai cori. Restless si compone di dieci
tracce in tutto, a partire da Devil Teasin’ Me,
un brano che ci porta in territori sudisti, ben scritto e ben cantato
da Chris Medhurst. Il disco prende il largo con Shake
You Off, brano che si rifà ai citati Black Crowes che si rifanno
a loro volta ai Faces, ma a parte il déjà vu, tutto in questo pezzo è
come dovrebbe essere, quindi un plauso alla bravura del gruppo nel riprendere
stilemi classici, suonando comunque convincenti. Un riff granitico è il
tratto caratteristico di The Way I Am, dove Adam Cannon ci fa capire
che ha studiato a fondo lo stile di Steve Gorman almeno quanto Ross Hayes
Citrullo (cognome un po' "sfortunato") quello di Rich Robinson.
Non poteva ovviamente mancare la ballatona, che arriva al quarto posto
giusto a smorzare i toni di tre tracce cariche di adrenalina: Restless,
traccia che dà il nome al disco, è un mid tempo strabordante di cori,
slide, organo, piano e chi più ne ha più ne metta. Un bel banchetto nel
quale ci tuffiamo molto volentieri. Gone Without Warning spinge
come a suo tempo una Thick n’ Thin, con la voce di Medhurst che
graffia e le chitarre che tengono un ritmo blues carico di saturazione
e adrenalina. Il pezzo “diverso” è Body And Soul, nonostante carica
di pathos, non convince pienamente. Non per tirare in ballo sempre i fratelli
Robinson, ma sono più di un paio le assonanze tra See You Again
e la loro She talks to Angels, anche se rimane una bella ballata
acustica. E la chiusura, dopo l’anthem rock Too Soon To Know You,
è affidata alla delicata melodia acustica di All
That We Have, che ci lascia un buon sapore in bocca nonostante
non proprio un senso di novità (ma anche i Black Crowes ricordavano un
po’ i Faces e un po’ gli Stones, quindi non facciamo troppo gli schizzinosi!).
Questo Restless è il seguito del disco Find A Better Way
del 2022, che ha portato alla band canadese notorietà e gli ha permesso
di suonare nel Vecchio Continente a supporto di Samantha Fish e Jesse
Dayton. Quest’anno li vedremo ancora alle nostre latitudini in estate
per festival rock in vari paesi. Chissà se verranno mai in Italia, piccolo
paese snobbato dai più, dove il dolce suono del Southern Rock fatica a
risuonare da ormai molto tempo.