File Under:
americana duo di
Marco Restelli (26/02/2018)
A
volte i "progetti discografici", le collaborazioni o in qualunque modo vogliamo
chiamarli nascono in modo spontaneo, quasi inevitabile. Spesso sono la conseguenza
naturale di un percorso artistico comune che in passato si è già in qualche modo
intersecato e alla lunga tende a trasformarsi in qualcosa di più solido. Credo
che in questa "nuova coppia" di cantautrici canadesi le cose siano andate proprio
così, visto che Lynne Hanson aveva già pubblicato diverse canzoni scritte
insieme a Lynn Miles, la quale aveva anche prodotto per lei sia A River
Of Sand che l'EP Seven
Deadly Spins. Era quindi quasi logico che da questo sodalizio nascesse
un album nuovo di zecca nel quale i loro nomi (quasi uguali), le loro voci intriganti
e suadenti, una scrittura dei brani ricercata e anche la produzione, calibrata
in ogni brano, si fondessero totalmente.
Ne è uscito questo Heartbreak
Song For The Radio che, a partire dal titolo, deposita sul tavolo da gioco
tutte le carte, fatte prevalentemente di ballate americana dolci amare - a volte
più acustiche, altre più elettriche - e con qualche episodio più "sporco" (la
scoppiettante Halfway To Happy) che, verosimilmente, è più farina proveniente
dal sacco della Hanson. A differenza di altri casi simili che ho avuto il piacere
di recensire, come quello recente fra Shawn Colvin e Steve Earle, le voci non
si sovrappongono mai per l'intero pezzo ma, sia nei duetti che nelle canzoni con
una delle due Lynnes come lead vocalist, c'è quasi sempre una sola voce che si
distingue maggiormente, con l'altra come cornice e, personalmente, reputo questo
un pregio.
È della Miles, per esempio, il microfono di Cold
Front - che apre splendidamente le danze - con un ritmo midtempo dall'atmosfera
rarefatta e con la chitarra elettrica di Kevin Breit sullo sfondo a ricamare,
tagliare e cucire in lungo e in largo. Il risultato è veramente da brividi, ma
siamo solo all'inizio perché questo disco saprà regalare emozioni senza sosta.
Lynne Hanson segue a ruota con la più radiofonica Cost So Much e con la
morbida title track che, stranamente, si apre con il refrain e nella quale descrive
un rapporto ormai giunto al capolinea per gli insopportabili alti e bassi del
partner. La protagonista convoglia tutti questi sentimenti contrastanti in una
canzone che considera la più triste del mondo "Stumble, strummed and hummed along…hammered
till they spelled out the world saddest broken hearted song" e che forse verrà
suonata dalle radio, comunicando a tutti quel malessere (…I took your love and
wrote a hearbrek song for the radio). Incantevole, non c'è che dire. La vena più
spumeggiante delle Lynnes esce nel singolo/duetto Recipe
for Disaster i cui versi alternano "gli ingredienti" che le due parti
della coppia porteranno al rapporto: un disastro annunciato. Energica ed originale.
Difficile dire a questo punto quali siano le perle assolute dell'album,
visto il livello generale che a mio modo ho tentato di evidenziare, ma nel caso
direi che la scelta ricadrebbe sul trittico finale formato dall'affascinante Blue
Tattoo (Hanson) e dai due duetti Blame It On The Devil e Heavy
Lifting. Una più coinvolgente dell'altra. Per non correre il rischio
di perdere il loro concerto di presentazione del disco, mi sono già assicurato
un biglietto per una delle date olandesi e, come potete immaginare, non vedo proprio
l'ora.