Two
Cow Garage Please
Turn the Gas Back On
Shelterhouse 1/2
Avere un disco d'esordio che parla con ardore e virile passionalità di country-rock
e quant'altro è decisamente un buon biglietto da visita. I Two Cow Garage
sono una band che fin dalle prime note di Please Turn The Gas Back On
fa capire di avere tutte le carte in regola e un'anima country, senza comunque
disdegnare gli insegnamenti post-sbronza da garage rock anni novanta. Che questo
trio da Columbus, Ohio, abbia molto da dire lo si capisce dall'impronta che le
chitarre danno alle ballate, rendendo brani come Been So Long, Girl
Of My Dreams e All Sins Forgiven, delle autentiche perle alt-country,
energiche, arcigne e dalla componente melodica marcata ed efficacemente accattivante.
Il rock diretto di Forget You e River serve per scaricare i decibel
degli ampli, e per stravolgere i canoni tradizionali dettati dal violino di Farmtown
e da quell'autentico mainstream che è Never Say Goodbye To You, canzone
dal ritmo decisamente country. La formazione base, Shane Sweeney (basso
e voce), Micah Shnabel (chitarre e voce) e Dustin Haigle (batteria
e voce), è spesso circondata da strumentisti eccelsi e fondamentali per la costituzione
del suono: Barry Hensley (dagli Hensley Sturgis) alla pedal steel, Theresa
Fite al violino, Nick Sabo al piano, ed il produttore Jason Gonzales
impegnato al banjo ed all'organo. Il taglio alt-country, derivante dalla commistione
di questi strumentisti, dall'impostazione sempre standard (mai virtuosismi, mai
cavalcate eclettiche), da una visione semplice e casalinga a tutto il disco, rendendo
i Two Cow Garage l'attesa sorpresa di inizio anno. (Carlo Lancini)
www.twocowgarage.com
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