Drive by Truckers
Southern Rock Opera
SDR
2001



Nonostante si rimanga saldamente ancorati alle strette maglie del rock'n'roll più defilato ed indipendente, Southern Rock Opera rappresenta realmente un unicum nella scena roots alternativa per concezione, cura dei particolari ed ispirazione. Disco doppio, splendida confezione cartonata, con accattivante grafica e tutti i testi inclusi, Southern Rock Opera, lo suggerisce il titolo stesso, è un vero e proprio concept-album, di quelli che tanto andavano di moda negli anni '70, lungamente vagheggiato e finalmente concretizzato dal leader di questa rauca e grintosa rock'n'roll band sudista dell'Alabama, Patterson Hood (il padre David è stato un famoso session man dei mitici studi Muscle Shoals) con gli altri compagni di avventura, in particolare Mike Cooley, secondo autore e voce in alcune delle venti canzoni qui incluse. Tutto è incentrato sulle vicende, in qualche modo autobiografiche, di un giovane ragazzo che si allontana dal suo Sud, rifiutando l'eredità musicale ed anche culturale della sua terra, cercando rifugio in altri luoghi e in altre musiche per trovare ispirazione ai suoi sogni di rock'n'roll. Solo col tempo si riavvicinerà alle sue radici, scovando i lati positivi della cultura sudista, avendo come punto di rifemineto imprescindibile i Lynyrd Skynyrd. Bella storia e soprattutto strepitose chitarre, che volano alto e scorazzano per tutto il disco. Non inganni però il forte legame con gli Skynyrd: i Drive By Truckers sono al terzo disco e vengono da un passato fatto di alternative-country, roots-rock ringhioso stile Bottlerockets-Slobberbone e quintali di punk-rock ascoltati in gioventù. Ci muoviamo dunque in un terreno a cavallo tra riminesceze sounthern-rock, il lirismo chitarristico di Neil Young e dei suoi Crazy Horse (quasi un paradosso...vi ricordate la diatriba che stava dietro la nascita di Sweet Home Alabama?) ed un impianto rock'n'roll molto seventies. Non c'è materialmente lo spazio per segnalare i singoli brani, ma, che ci crediate o meno, questo disco è uno dei tour de force chitarristici più eccitanti e bollenti che si siano ascoltati negli ultimi tempi: non sono dei geni, macinano i soliti quattro accordi, ma basta sentirsi Ronnie and Neil o Let there be rock per capire che cantano come fossero l'ultima rock'n'roll band rimasta sul pianeta.
(Fabio Cerbone)

www.drivebytruckers.com