Clarence Bucaro
Sweet Corn
Burnside
2002

1/2


Un piccolo gioiello di equilibrio ed eleganza, la coda lunga dell'anno appena trascorso ci regala una sorpresa squisita, materializzatasi nell'esordio di questo talentuoso ventiduenne originario dell'Ohio. Tradendo palesemente le proprie radici, Clarence Bucaro immerge il suo songwriting nel clima speziato di New Orleans, facendosi aiutare nel compito da un nume tutelare della scena roots cittadina come Anders Osborne. Assicurando suoni limpidissimi e musicisti all'altezza della situazione, quest'ultimo è riuscito a far emergere la varietà stilistica impressionante, vista la giovanissima età del ragazzo. Voce melodiosa, chiara e dall'andamento sensuale, Bucaro suona come una versione acerba e più rilassata del proprio mentore, il citato Osborne, di cui recupera la capacità di filtrare i mille stimoli della Big Easy e di tramutarli in un sound al tempo stesso tradizionale e personale. Ci sono certamente distanze importanti nella qualità del repertorio, ma c'è tutto il tempo per seguirne gli sviluppi. Intanto Clarence ha trovato orecchie sensibili alla Burnside, etichetta roots e blues di Portland, per cui vede la luce Sweet Corn. Tredici episodi, una sola cover (la peraltro breve citazione del calssico John The Revelator), sono un bilgietto da visita invidiabile: sound prettamente rurale ed acustico, arrangiamenti che viaggiano in prima classe ed un continuo gioco di sponda con gli standard del passato. Ci si trova immersi in questo "southern feeling" molto raffinato fin dall'inizio, con Garden of Love, muovendosi tra gioviali episodi sudisti (I Am Just a Refugee, Georgia Peach, Down in New Orleans) spirito roots (il ragtime di Sad Lament, la country ballad Northern Lights) ballate soul (These Tears, Summer Here Inside) e riflessioni da folksinger. Bucaro non teme di citare icone blues come Robert Johnson e Mississippi John Hurt, dichiara di ammirare Billie Holiday, Van Morrison, Sam Cooke e Otis Redding e di ispirarsi ad autentici folk troubadours come Townes Van Zandt e Woody Guthrie. In Sweet Corn troverete un briciolo di ispirazione rubato a ciascuno di loro.
(Fabio Cerbone)

www.clarencebucaro.com