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Billy
Bragg
Mr. Love & Justice
[Cooking
Vinyl
2008]
A Billy Bragg non bisogna semplicemente "portare rispetto",
sarebbe piuttosto necessario dedicargli qualche attenzione sincera: il
rispetto, di solito un po' accondiscendente, lo si riserva forse ad un
vecchio leone che non ha più motivo per ruggire, un ex combattente
che ha lasciato il campo con onore e ha tirato i remi in barca godendosi
la pensione. Certo, come negare che i capolavori siano alle spalle, che
le glorie siano state ampiamente raggiunte, ma Billy Bragg non è
più, da molto tempo ormai, il folksinger dall'anima punk che in
troppi vorrebbero ancora propugnarci. E' diventato invece un nobile autore,
un ricercatore di sentimenti e melodie universali, oltre che un personaggio
lontano dalla ribalta pubblica e vicino al cuore delle cose che contano
(libri, testimonianze, attività nel sociale).
Per questo e altri motivi Mr. Love & Justice non è
tanto il suo come back epocale (sei anni dall'ultima prova di studio,
interrotta soltanto dalla riedizione del suo storico catalogo e da un
esaustivo best of), quanto un altro passo soltanto verso quella saggezza
che deve ancora portare i frutti migliori. E' un lavoro senza dubbio più
coeso e determinato dei suoi predecessori, musicalmente aggraziato tanto
da farne l'episodio più coinvolgente dai tempi di Don't Try This
At Home (esluse le avventure con i Wilco negli omaggi a Woodie Guthrie).
Una raccolta di piccole canzoni accorate e soulful, centellinate in un
suono elettro-acustico che guarda spesso all'America e sfrutta al meglio
le qualità della band (Ben Mandelson e il vecchio compare Ian
McLagan dei Blokes), il quale non piacerà forse a chi si aspetta
l'indomabile folk da barricata e gli strali politici, ma troverà
un posto nell'anima di chi ha voglia di intonare insieme a Bragg una dolcissima
ballata come I Keep Faith (con l'amico
"combattente" Robert Wyatt ai cori). Anche perchè
Billy non rinuncia affatto alla sua dimensione politica, semmai la "addomestica"
dentro i canoni di una riflessione più ponderata: e allora spuntano
la cristallina Sing Their Souls Back Home,
il finale con Farm Boy, entrambe solcate
dalle tracce profonde della guerra, così come un inno stentoreo
per i diritti civili in O Freedom,
folk dagli accenti world percorso dal suono particolare dell'ud (Lu Edmonds).
La più pungente resta tuttavia la requisitoria di The
Johnny Carcinogenic Show, la quale, se cede qualche punto nella
sostanza lirica, si innalza in un delizioso e corale quadretto soul rock.
Il resto non è contorno, ma il vero fulcro di Mr Love & Justice:
un disco assai poco pretenzioso, eppure mai sfuocato o debole, aggrappato
a love songs che chiedono solo un briciolo di dedizione (You
Make me Brave, If You Ever Leave)
e almeno una scintilla, quella I Almost Killed
You, che ci ricorda quello che è stato e sarà
ancora Billy Bragg: un voce credibile, un artista indipendente.
(Fabio Cerbone)
www.billybragg.co.uk
www.cookingvinyl.com
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