Fresco,
accattivante, questo lavoro a "quattro mani" di Sarah Lee Guthrie e
Johnny Irion si abbevera alle fonti della più pura American Roots
Music e si fa senz'altro distinguere per l'intrinseca qualità della sua
proposta. D'altronde lei, con un cognome così, non poteva che essere marchiata
a fuoco dall'arte del songwriting, nonno Woody può continuare a vegliarla
da lassù e papà Arlo dormire sonni tranquilli: il futuro musicale della
famiglia è senz'altro in ottime mani. Compagni sul palco e nella vita,
Sarah Lee e Johnny dopo esperienze soliste (un disco a testa inciso per
la label di Arlo nel 2001), arrivano ad un album in coppia grazie all'interessamento
di Peter Jesperson, patron della New West e partono subito con il piede
giusto, a cominciare dalla scelta del produttore:in cima alla loro lista
dei desideri c'è Gary Louris, Jayhawks, ed eccoli accontentati;
insieme ad Ed Ackerson, Louris produce un disco che non concede
nulla alla modernità, concentrando i suoi sforzi nel far suonare le canzoni
nella maniera più calda e diretta possibile. Tutto è assolutamente naturale,
sia nei brani più accostati alla tradizione sia in quelli dove le chitarre
elettriche si fanno sentire un pelino di più; questo grazie al lavoro
di strumentisti come Eric Heywood, pedal steel, Dave Boquist,
banjo e violino, Greg Readling, piano e B-3, Marc Perlman,
basso e Zeke Hutchkins, batteria, oltre naturalmente a Sarah Lee
e Johnny che oltre a cantare si dividono fra chitarre acustiche, piano
ed armonica e a Gary Louris che si fa sentire anche all'elettrica. I brani
sono dodici, undici dei quali firmati in coppia o singolarmente dai due
songwriters, l'altro un adattamento di Johnny Irion ad un testo mai inciso
da Pete Seeger. I momenti da ricordare sono molteplici: si potrebbe
cominciare in ordine sparso con Mixed Blessing, dolce ballata acustica
a due voci, segnata da un'armonica Dylaniana composta da Johnny, Holdin'Back,
piacevole pop rock song di Sarah Lee, marcata da una pregevole pedal steel,
che profuma della Nathalie Merchant meno impegnata, il country di Swing
Of Things, ottimi intrecci vocali e piano e steel che si rincorrono,
il folk tradizionale e scarno dell'iniziale In Lieu Of Flowers,
la title-track Exploration, martellata dal piano, che si apre in
un crescendo di batteria e chitarra elettrica nel ritornello. Su versanti
più accesi non sfigura Gervais, rock song dove suonano come si
deve elettrica, B-3 e batteria, piacevole intermezzo in un disco dalle
atmosfere decisamente più tranquille. Mornin's Over è una dolce
ninna nanna per la voce di Sarah Lee con il solo accompagnamento di un
arpeggio di chitarra classica e violino. L'esplosione di Gotta Prove,
scoppiettante country rock acustico nel migliore Burrito's style, con
banjo e violino a farla da padroni è sicuramente un'ottima scelta per
convincerci a rimettere da capo il cd. Un disco che sicuramente merita
più di un ascolto ed ha i suoi punti di forza negli impasti vocali e nei
suoni che Louris ha, come già detto, saputo mettere a punto in maniera
davvero egregia
(Gabriele Buvoli)
www.sarahleeandjohnny.com
www.newwestrecords.com
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